Le radici non si dimenticano, perché i legami affettivi con la propria terra natia sono più forti di qualsiasi cosa. La storia che l’Eco, in esclusiva, è in grado di raccontare arriva da Schiavi di Abruzzo, piccolo centro montano dell’Alto Vastese. Protagonista della vicenda è un figlio di Schiavi, emigrato da anni a Roma, dove con il sudore, la passione e il genio tipico degli abruzzesi e dei montanari, ha fondato la Mondial Park 95, azienda che si occupa di soccorso stradale.
A raccontare la storia è il figlio dell’affermato imprenditore, Paolo: «Questa estate mio padre, Fernando Lungo, amministratore della Mondial Park 95 e nativo di Schiavi di Abruzzo, precisamente di frazione di Cannavina, stava parlando con un residente il quale gli ha raccontando del disagio dei bambini del paese per raggiungere le scuole a Castiglione Messer Marino; di come la mattina si devono svegliare presto per poter arrivare a scuola. Gli ha descritto anche la strada che lo scuolabus deve fare per prendere tutti i bambini dislocati nelle numerose frazioni di Schiavi, costringendo molti genitori a prendere la propria auto per accompagnare autonomamente i figli. Colpito da questo colloquio, mio padre ha deciso di donare un mezzo di trasporto al Comune di Schiavi. Un piccolo gesto per migliorare la vita degli abitanti del suo paese natale».
Il veicolo è stato consegnato nella giornata di oggi e sarà presto operativo per rendere meno disagevole la vita dei piccoli scolari di Schiavi di Abruzzo. Una storia di condivisione, di solidarietà concreta e di generosità da parte di chi ha costruito tanto e vuole restituire qualcosa anche agli altri, ai suoi “paesani” di Schiavi di Abruzzo. Tanti “paperoni” parlano, ma per fortuna qualcuno fa anche i fatti…
Francesco Bottone