I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Petrella Tifernina (CB) hanno identificato e denunciato in stato di libertà una persona, presunta responsabile dell’incendio divampato lo scorso 15 giugno in località Lame, nei pressi del centro abitato del Comune di Petrella Tifernina. Giunti sul posto, i militari hanno constatato che l’incendio, in atto su un terreno incolto, si stava rapidamente espandendo, mettendo a rischio un’adiacente stalla per il ricovero di ovini e alcune abitazioni limitrofe.
Gli accertamenti, effettuati nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito di individuare il punto di insorgenza del fuoco, localizzato in un’area dove erano visibili tracce di cenere e brace oltre a residui vegetali non ancora bruciati derivanti da lavori di ripulitura di un oliveto. Dal luogo di accensione le fiamme si sarebbero poi spostate sull’erba secca circostante, raggiungendo un cumulo di letame collocato nelle vicinanze della stalla.
Solo l’intervento tempestivo dei cittadini e di una squadra dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente creando un pericolo per gli animali e per la popolazione.
La causa dell’incendio è quindi da attribuire alla bruciatura di residui vegetali, effettuata, tra l’altro, in periodo di divieto.
La legge della Regione Molise n. 8 del 2005 stabilisce l’impossibilità, dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno, di attuare la pratica della bruciatura di stoppie, erbe e residui vegetali, con l’obiettivo di evitare che condizioni climatiche favorevoli, quali alte temperature e siccità, facilitino la propagazione degli incendi.
La trasgressione del divieto comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa ma in questo caso, avendo l’accensione provocato un incendio, si è reso necessario notiziare l’Autorità Giudiziaria competente.
L’area percorsa dal fuoco è risultata essere pari a 900 metri quadrati.