«La “nostra” acqua è di tutti». E’ lo slogan lanciato dall’amministrazione comunale di Civitanova del Sannio dopo lo scoop dell’Eco in merito alla cessione, a titolo gratuito, di acqua potabile ai “cugini” in crisi idrica di Schiavi di Abruzzo. La notizia ha circolato, facendo diverse migliaia di letture, e ha attirato anche l’attenzione di altri colleghi giornalisti che in questi giorni stanno realizzando servizi sulla singolare vicenda.
«Avrete notato, nelle ultime ore, – spiegano infatti dall’amministrazione comunale di Civitanova del Sannio – un susseguirsi di avvistamenti di giornalisti in paese, interviste e articoli di giornale decisamente celebrativi verso Civitanova e la sua amministrazione. Il motivo? Aver dato parte della nostra acqua, a cui siamo visceralmente legati come patrimonio peculiare del nostro territorio, a un Comune a noi confinante in Abruzzo e, per la precisione, Schiavi di Abruzzo. Noi non ne abbiamo parlato con voi, non ne abbiamo fatto pubblicità a nostro favore perché non volevamo visibilità e ancor meno speculazioni: volevamo semplicemente fare la cosa giusta. In questo messaggio vi vogliamo solo raccontare i fatti. Abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto e abbiamo teso la mano al nostro vicino.
Abbiamo valutato dal punto di vista amministrativo la vicenda, abbiamo fatto le nostre considerazioni in merito, anche attraverso approfondimenti mirati e abbiamo, al netto di tutto, seguito il principio di giustizia di Rawlsiana ispirazione: “Una società giusta deve perseguire il maggior benessere possibile per il maggior numero di persone”. Può un confine fisico ed amministrativo essere un limite alla condivisione di un bene fondamentale e universale come l’acqua? Secondo noi no. In questo momento, e di questo ne siamo orgogliosi, non è il Sindaco, non è la Giunta, non è “Il Comune”, ma Civitanova che sta aiutando altri “concittadini” in difficoltà. Ci tenevamo a raccontare i fatti per quello che sono e a capire quale fortuna la natura abbia donato a Civitanova e ad avere rispetto per l’acqua e per il suo utilizzo. Acqua: bene comune dell’umanità, diritto di tutti».