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  • Soppressione autonomia scolastica dell’istituto “Molise Altissimo”, già pronto il ricorso al Tar

    E’ pronto a difendere l’autonomia scolastica di Carovilli, quella dell’istituto “Molise Altissimo”, con le unghie e con i denti il primo cittadino Simone Nuosci, in tutte le sedi, anche quelle giudiziarie. Ed è già pronto, infatti, il ricorso al Tar contro quella mannaia che da Roma, direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno deciso di far calare sull’istituto scolastico di montagna dell’Alto Molise.

    «Non è possibile tollerare ulteriori e continui tagli. – sbotta il sindaco Simone Nuosci, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – Ci stanno togliendo tutti i servizi costituzionalmente garantiti, a partire dalla sanità e ora anche l’istruzione. Non ci faremo sfilare l’autonomia scolastica di Carovilli senza lottare». Dopo il diktat del Ministero e l’audizione del presidente della Provincia, Daniele Saia, in Consiglio regionale, ora la palla passa proprio alla massima assise politica regionale. La politica deve mediare e, al contrario della logica tranciante dei numeri, trovare una soluzione che sia equa e garantista per chi non è un cittadino di seconda classe solo perché vive nei piccoli centri dell’Alto Molise.

    Il sindaco di Carovilli, Simone Nuosci

    «Martedì la proposta di soppressione dell’autonomia scolastica andrà in aula in Consiglio regionale. – spiega ancora il sindaco di Carovilli – Dai contatti con i nostri interlocutori in Regione sappiamo che la situazione è delicata e quindi non ci aspettiamo buone notizie. Le speranze sono poche. Staremo comunque a vedere cosa verrà fuori dal prossimo Consiglio regionale, ma è bene che si sappia sin d’ora che siamo pronti ad impugnare qualsiasi decisione lesiva della nostra autonomia scolastica in tutte le sedi. Il ricorso al Tribunale regionale amministrativo è, a questo punto, un atto dovuto. Un’eventuale decisione di tagliare la dirigenza del nostro istituto scolastico va contro tutte le linee guida dei Ministeri per quanto riguarda le aree interne, di cui tanto si continua a parlare da anni, senza poi fare nulla di concreto. Tutto il Molise è da considerarsi come un’area interna, non si possono applicare così brutalmente dei parametri basati solo sui dati numerici e demografici come si fa in altre zone del Paese. Tra l’altro il nostro istituto coinvolge ed è un punto di riferimento, vero presidio culturale, per ben quattordici Comuni, tutti delle aree interne, che rappresentano a loro volta forse più di un quarto di tutta la provincia di Isernia. Non siamo disposti a subire passivamente ulteriori tagli».

    Determinazione mista alla consapevolezza di doversi scontrare contro poteri e dinamiche che al confronto della piccola realtà di Carovilli sono davvero dei colossi, quella espressa a chiare lettere dal sindaco Nuosci. Gli fa eco, sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda, anche il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone, Daniele Saia. «C’è un limite ai tagli oltre il quale non si può andare e che non si può sopportare. – attacca diretto il presidente Saia – Tutto il Molise deve essere considerato un’area interna, perché di fatto lo è, a maggior ragione l’Alto Molise. Siamo nei fatti una regione in deroga, alla quale non possono essere applicati acriticamente i parametri che rispondo alla sola logica dei numeri, quelli legati alla demografia. Questo è quello che abbiamo chiesto alla Regione nel corso dell’audizione, una posizione unanime già espressa tra l’altro sia in Conferenza dei sindaci che in Consiglio provinciale. Seppur nessuna scuola verrà chiusa, perché di fatto di questo si tratta, – chiude Saia – la soppressione di alcune dirigenze, come quella di Carovilli, cuore delle aree interne della regione Molise, non è certo un bel segnale per i cittadini che resistono nei piccoli Comuni, con tutti i disagi che questo comporta».

    Francesco Bottone

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