«L’uguaglianza non si conquista con un mazzo di mimose, ma con scelte concrete». Daniele Saia, sindaco di Agnone, mette i puntini sulle famose “i” in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne appena trascorsa. Fuori dal coro della retorica stantia su questa ricorrenza, declassata appunto alla frenetica rincorsa all’acquisto di mimose da donare alle donne o a cene romantiche, il primo cittadino centra il nucleo della questione, che è politica, prima ancora che sociale.

«L’8 marzo non è una semplice ricorrenza, – insiste Daniele Saia – ma un invito a cambiare. È una giornata che ci ricorda quanto ancora dobbiamo fare per raggiungere una reale parità». La parità tra i sessi, sembra una cosa banale e probabilmente lo è per le giovani generazioni, ma che è ancora lontana dal realizzarsi concretamente.
Lo si vede anche, solo per fare un esempio, nella composizione delle giunte municipali di vari Comuni dell’Alto Molise, dove non viene affatto garantita la parità di genere in barba alle raccomandazioni, alle sentenze, ai pareri del Ministero dell’Interno e agli stessi regolamenti comunitari. Agnone, in questo, è sicuramente virtuoso, visto l’elevato numero di rappresentanti femminili con incarichi in giunta. Serve fare di più, come dice il primo cittadino Saia, che chiude con la consueta chiarezza che da sempre lo contraddistingue: «Occorrono politiche nazionali basate sull’equità salariale e norme più efficaci contro la violenza di genere. Non è solo una battaglia delle donne, ma una questione di giustizia per tutta la società».