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  • ‘Mese del fuoco’, mercatini, teatro e musica: Agnone si prepara all’invasione di migliaia di turisti

    Dicembre si accende nell’Alto Molise. Mentre il territorio combatte quotidianamente contro spopolamento, desertificazione commerciale e carenza di servizi essenziali, le antiche fiamme della tradizione tornano a rischiarare non solo le strade ma anche le prospettive di un’intera comunità. Il “mese del fuoco” si prepara a trasformare Agnone in un palcoscenico di emozioni ancestrali, con tre appuntamenti imperdibili segnati in rosso sul calendario: 6, 13 e 24 dicembre.

    Per un territorio che da troppo tempo convive con problemi atavici – saracinesche abbassate, giovani costretti a cercare futuro altrove, servizi ridotti all’osso – questi eventi rappresentano molto più di una celebrazione folkloristica. Sono una vera e propria boccata d’ossigeno, un’iniezione di vitalità che per qualche magico weekend restituisce al borgo alto molisano quel fermento che dovrebbe caratterizzare ogni giorno dell’anno.

    Le prenotazioni nelle strutture ricettive raccontano una storia di attesa e desiderio: bed&breakfast, alberghi e ristoranti registrano il tutto esaurito, con famiglie intere e comitive di amici pronti a immergersi nei rituali millenari che hanno reso celebre questa terra. Gli esercenti osservano con comprensibile sollievo l’agenda che si riempie, consapevoli che queste giornate costituiranno una boccata economica fondamentale per affrontare i mesi più duri.

    L’interesse mediatico per i tre appuntamenti è straordinario: numerose testate giornalistiche, emittenti televisive e troupe specializzate hanno già confermato la propria presenza per documentare e raccontare questi riti, contribuendo a diffondere nel mondo l’unicità di una tradizione che affonda le radici nella notte dei tempi. Il battesimo del fuoco è fissato per sabato 6 dicembre, quando Agnone accoglierà oltre 250 camperisti – circa metà provenienti dalla Campania – che troveranno ospitalità nelle aree attrezzate dello stadio, dell’autostazione e della zona artigianale Giovanni Paolo II. Un esercito pacifico di appassionati, pronti a farsi conquistare dalla magia delle torce danzanti. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito della Tgr Molise a partire dalle ore 18, permettendo così anche a chi non potrà essere presente di assistere ai riti ancestrali del fuoco, moltiplicando la portata emotiva di una tradizione che merita di varcare ogni confine.

    Ma sarà sabato 13 dicembre a segnare l’apoteosi: la Grande Ndocciata scenderà in campo con oltre mille fiaccole portate a spalle dai rappresentanti delle cinque contrade cittadine. Uno spettacolo riconosciuto tra i più imponenti al mondo, dove il fuoco diventa danza, preghiera, memoria collettiva. Le fiamme disegneranno nell’oscurità invernale percorsi di luce che sembrano collegare il presente a un passato remoto, quando il fuoco era vita, protezione, sacralità.

    Il gran finale è riservato alla Vigilia di Natale, quando le ndocce torneranno a illuminare le vie del borgo in un crescendo di suggestione. A impreziosire la serata, la 65esima edizione del presepe vivente più longevo del Molise, curato con amorevole dedizione dal Cenacolo Culturale ‘Camillo Carlomagno’: una rappresentazione divenuta ormai appuntamento irrinunciabile per gli estimatori del genere, capace di trasportare gli spettatori nelle atmosfere della Betlemme di duemila anni fa. Chi raggiungerà Agnone in questo dicembre infuocato scoprirà che lo spettacolo delle fiamme è solo l’inizio. Il borgo svela ai visitatori un patrimonio culturale straordinario: musei che custodiscono secoli di storia, botteghe artigiane dove maestri fonditori perpetuano l’arte del rame e campanaria che hanno reso Agnone celebre nel mondo, chiese che nascondono autentici tesori d’arte sacra. Ogni angolo racconta storie di fede, lavoro, resilienza.

    Quest’anno la natura ha voluto aggiungere la sua firma d’autore: le prime nevicate hanno già imbiancato le piste di Prato Gentile (Capracotta), regalando agli sciatori l’emozione dei primi tracciati stagionali e all’intera area un’atmosfera ancora più incantata, dove il bianco candido della neve dialoga con il rosso-arancio delle fiamme in un contrasto che lascia senza fiato. A completare il quadro, un ricco palinsesto di eventi collaterali: spettacoli teatrali, concerti, serate enogastronomiche che accompagneranno il mese trasformando Agnone in un salotto diffuso dove cultura, tradizione e convivialità si intrecciano.

    Il calore delle fiamme si propaga così anche nelle relazioni umane, nei sorrisi ritrovati, nella gioia di sentirsi comunità. Per un territorio che troppo spesso fa notizia per le sue difficoltà, il mese del fuoco rappresenta la dimostrazione che quando tradizione, identità e passione si alleano, anche le aree più fragili possono trasformarsi in protagoniste, attirando visitatori, generando economia, restituendo orgoglio a chi ha scelto di restare. Le fiamme di dicembre sono così qualcosa di più profondo di uno spettacolo: sono un simbolo di resistenza, la prova tangibile che dove c’è memoria viva, c’è ancora futuro possibile. Agnone si prepara dunque a vivere il suo mese più luminoso, nella speranza che quella luce non sia destinata a spegnersi con l’arrivo dell’Epifania, ma possa continuare a brillare tutto l’anno, indicando la strada verso una rinascita tanto attesa quanto necessaria.

    Per info: Pro Loco di Agnone C.so V. Emanuele 78, tel. 0865.77249. Email: proloco.agnone@gmail.com

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