(ANSA) – Circa 500 suini costretti a vivere nella melma a causa di una posticcia nebulizzazione avviata per sopperire al gran caldo di questi giorni e sovraffollamento dei locali, il tutto vicino ad alcune abitazioni, con il proliferare di cattivi odori: è quanto hanno riscontrato i Carabinieri del Nas di Pescara, con i veterinari della Asl, durante un’ispezione in una porcilaia, in un comune del Pescarese. Imposto il vincolo sanitario. Concessi sei giorni per trasferire i capi in eccesso.
In questi sei giorni, gli allevatori dovranno ridurre drasticamente il sovraffollamento, trasferendo in altri siti buona parte dei capi, e ripristinare le condizioni igieniche dei locali, inadeguati al momento del controllo e difformi rispetto a quanto previsto dalla normativa che regola il benessere animale. Il controllo dei militari del Nas, agli ordini del capitano Domenico Candelli, ha consentito infatti di accertare le pessime condizioni igieniche in cui erano costretti a vivere gli animali. Dai controlli documentali è inoltre emerso che alcuni suini sono deceduti nei giorni precedenti al sopralluogo. L’ispezione rientra nell’ambito dei controlli avviati dal Nas di Pescara negli allevamenti abruzzesi. Si tratta del quarto allevamento ispezionato e sanzionato nelle ultime settimane in Abruzzo. Di recente è toccato a una porcilaia nel vastese e due allevamenti di bovini, nell’Aquilano e nel Teramano, sono stati sottoposti a sequestri e vincoli sanitari. Le attività ispettive, con le eccezionali condizioni climatiche di questi giorni, oltre a garantire la migliore vivibilità degli animali, sono finalizzate a prevenire possibili rischi per la salute pubblica.