RICEVIAMO dal presidente regionale della Libera Caccia, Antonio Campitelli (in foto a sinistra insieme all’assessore regionale alla Caccia, Dino Pepe, ndr), e pubblichiamo:
Abruzzo…barzelletta venatoria d’Italia !!!
Eravamo ormai abituati, come ogni anno, ad assistere al solito teatrino tra regione ed associazioni ambientaliste all’approssimarsi dell’apertura della stagione venatoria. Queste ultime accusavano la Regione di essere filo venatoria e di concedere non so quali regali ed elargizioni a noi cacciatori, e la Regione dal canto suo al massimo replicava con qualche scarno comunicato con cui rassicurava gli ambientalisti e dichiarava di aver fatto tutto rispettando la normativa vigente. Noi cacciatori, consci di quella che era la cruda realtà, ci disperavamo guardando stupefatti i calendari venatori delle regioni limitrofe, che erano sicuramente molto più permissivi e dignitosi del nostro, ed auspicavamo che le solite promesse di miglioramento per il calendario dell’anno successivo diventassero realtà.
Quest’anno invece, con l’implementazione all’interno dell’ufficio caccia regionale di personale tecnico qualificato con comprovata esperienza, eravamo tutti più sicuri di poter avere un calendario più dignitoso e meno complesso e restrittivo degli ultimi anni. E invece… “BOOM” !!!…calendario colpito e affondato dal ricorso del WWF e dalla sospensiva del TAR. In sintesi, il TAR ha sospeso il calendario venatorio della Regione Abruzzo, impedendo difatti l’attività venatoria fino a quando non verrà discusso il ricorso.
E i cacciatori abruzzesi ?...chi li risarcirà per queste giornate di caccia che non potranno effettuare?…chi si assumerà la responsabilità di questo fallimento ?…chi spiegherà loro che il calendario venatorio, già di per se penoso, adesso non è più valido ?…e soprattutto…com’è possibile che i calendari venatori degli ultimi anni, che erano anche leggermente più “permissivi” (passatemi il termine) di quest’ultimo e non erano stati stilati da “personale tecnico di rilievo”, non abbiano subito ricorsi ?...per quale motivo, personale tecnico qualificato, stipendiato con i soldi di noi contribuenti, non è in grado di stilare un calendario venatorio dignitoso come quello delle regioni a noi vicine?
Sapendo già che a queste domande nessuno si degnerà di rispondere, chiediamo alla Regione Abruzzo, e nello specifico al Presidente Luciano D’Alfonso e all’assessore alla caccia Dino Pepe, di adoperarsi per redigere urgentemente un nuovo calendario venatorio, le cui scelte tecniche siano suffragate con i dati che la regione DEVE avere, per poter praticare l’attività venatoria così come prevista nel precedente documento.
Nel frattempo noi della Libera Caccia valuteremo quali azioni legali intraprendere, e ci attiveremo per organizzare una MANIFESTAZIONE DI PROTESTA in data da stabilire, accordandola possibilmente con le altre associazioni venatorie regionali.
I cacciatori abruzzesi sono stanchi di essere trattati come figli di un dio minore. Siamo stanchi di essere considerati…la “barzelletta venatoria d’Italia”.
IL PRESIDENTE REGIONALE LIBERA CACCIA
Antonio Campitelli