ROMA – Può un numero, più di tante parole, evidenziare la riuscita di una manifestazione? Sì, se come avvenuto ieri al quinto incontro degli schiavesi a Roma, si tratta del numero 601; tanti i partecipanti che, hanno reso questo ultimo incontro indimenticabile e che resterà impresso nella memoria degli intervenuti.
Presente, oltre ai residenti a Roma, un nutrito gruppo di cittadini venuti da Schiavi di Abruzzo, tra cui anche il primo cittadino Luciano Piluso ed il parroco don Antonio Di Palma, a testimoniare il legame di appartenenza che lungi dall’essersi sciolto, è vivo e ben presente. Alle prime note della musica della “spallata” – ballo tipico di Schiavi d’Abruzzo – l’atmosfera si è fatta davvero infuocata ed ha finito per travolgere tutti, in un inarrestabile crescendo di allegria. Un ottimo pranzo ed un altrettanto eccellente vino, hanno fatto da cornice ad una giornata da ascrivere tra i ricordi più belli. A fare da palcoscenico alla manifestazione – tra i presenti anche il Presidente del Municipio XI° di Roma Capitale, Mario Torelli – il ristorante “La Perla” sul lago di Castel Gandolfo, un locale capace di accogliere nel modo dovuto i partecipanti. Un momento di condivisione, di una comunità capace di stringersi attorno a valori mai dimenticati e orgogliosa di ritrovarsi unita a rivendicare l’origine comune. In ultimo, ma non in ordine di importanza, va sottolineata la raccolta fondi organizzata per i terremotati, un segno di tangibile interesse per chi sta soffrendo pur in una giornata di festa. La festa si è conclusa a tarda sera e l’auspicio è che ne seguano altre, sempre all’insegna dell’amicizia e del divertimento.
Tiberio La Rocca
- mandaci le tue foto della festa e saranno pubblicate effebottone@gmail.com