Chiuso e trasferito a Pescara l’ufficio provinciale Caccia e Pesca.
Il consigliere regionale Mauro Febbo: «Continua nel silenzio la demolizione della città di Chieti».
«Ancora un abuso “d’ufficio” sulla città di Chieti. Anche in questo caso sono costretto – dichiara Mauro Febbo – a denunciare l’ennesima soppressione da parte della Regione, in complicità con la Provincia, guarda caso tutte e due targate PD, di un servizio pubblico a Chieti. Dopo il nefasto riordino sanitario privato e pubblico, i ritardati finanziamenti alla cultura come per il teatro Marrucino, gli uffici provinciali dell’ambiente trasferiti a Pescara, la sede ex- Arpa, ora TUA sempre trasferiti a Pescara, l’Universita sradicata dalla città di Chieti, gli inesistenti finanziamenti per le frane, le promesse ancora non mantenute sul dissesto idrogeologico, ora un altro importante ufficio provinciale viene chiuso e spostato a Pescara, senza nessuna concertazione con gli enti interessati. Un ufficio che riveste un ruolo importante per l’indotto che genera in termini di microeconomia con gli utenti (tra cacciatori, pescatori e raccoglitori di funghi parliamo almeno di 9.000 persone). Ma ancor più grave è che solo l’ufficio provinciale di Chieti viene chiuso e trasferito a Pescara, mentre a Teramo, L’Aquila ed ovviamente Pescara restano dove sono».