PIETRABBONDANTE – Nel 2016, grazie alla campagna di crowdfunding “Rock Samnium”, promossa da un gruppo di giovani archeologi da anni impegnati negli scavi del santuario sannitico di Pietrabbondante, nel Molise, con l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, sono stati raccolti 16mila euro che hanno consentito di proseguire le attività di ricerca e di laboratorio presso quel sito archeologico. Un ritrovamento inaspettato ha gettato nuova luce sulla poco documentata fase di passaggio tra paganesimo e cristianesimo nel Molise.
I contenuti delle nuove scoperte, saranno illustrate durante la conferenza stampa che si terrà il 28 aprile a partire dalle ore 11,00 all’Istituto nazionale di archeologia e Storia dell’arte (secondo piano) in piazza San Marco a Roma.
Gli scavi hanno rivelato la sopravvivenza di un culto pagano, fino agli inizi del V secolo d. C., in un sacello del settore orientale del santuario, mentre i grandi edifici sacri (Tempio A, Tempio B, Aerarium) erano in abbandono da molto tempo. Si è potuto quindi documentare un particolare rituale di chiusura dell’intero santuario in ottemperanza alle disposizioni imperiali per la soppressione dei culti pagani, le leggi di Teodosio I degli anni 391 e 392. La deposizione, nel sacello ora ritrovato, di elementi architettonici e oggetti pertinenti anche a templi già distrutti dimostra infatti l’intento di estinguere definitivamente qualsiasi forma di culto nel santuario di Pietrabbondante del cui antico prestigio restava ancora memoria nella regione sannitica. Di alcuni templi di cui si sono ritrovati i resti nel sacelloconosciamo così l’esistenza ed i caratteri stilistici (capitelli, colonne) ma non l’ubicazione. La loro individuazione resta uno degli obiettivi più importanti delle prossime indagini. Questi risultati sono stati resi possibili dalla generosità di tante persone che hanno contribuito al crowdfunding del 2016 e dal sostegno logistico del Comune di Pietrabbondante. L’istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte ha dato il via alla nuova campagna di raccolta fondi per proseguire le ricerche già avviate, anche per giungere all’identificazione degli edifici sacri di cui si sono trovati gli elementi architettonici smembrati. I poster realizzati dagli archeologi che hanno eseguito lo scavo offriranno inoltre informazioni particolareggiate su tutte le ricerche in corso nel santuario di Pietrabbondante.
Le ragioni e le novità della nuova raccolta fondi – Le ricerche archeologiche condotte a Pietrabbondante dall’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte dal 2002 al 2016 hanno grandemente contribuito alla conoscenza storica dell’antico Sannio, specialmente sotto l’aspetto artistico, religioso, istituzionale e linguistico. La campagna di scavo del 2016, resa possibile grazie al crowdfunding “Rock Samnium”, ha permesso di raccogliere informazioni sulla fine del paganesimo nella regione Molise, agli inizi del V secolo d.C., e sui riti di chiusura dei templi pagani. La continuazione delle attività nel 2017 pertanto contribuirà a fornire una migliore definizione della storia locale che accresce, presso le comunità interessate, la consapevolezza culturale e i processi identitari e l’attaccamento a forme ideali di tradizione antica. Non trascurabili sono i benefici economici legati all’afflusso di visitatori che, secondo i rilevamenti del MIBACT, hanno visto nel 2016 un incremento di quasi il 20%, passando da 11.917 presenze nel 2015 alle 14.774 del 2016 e confermando Pietrabbondante come il sito archeologico più visitato del Molise. Il decreto del MIBACT e del MIT (D. M. 03/08/2016, n. 363) ha visto, per la regione Molise, unico assegnatario del finanziamento il sito di Pietrabbondante. Nello specifico, il finanziamento di 1.000.000,00 di euro, è diretto al completamento del restauro e all’apertura al pubblico della “domus” messa in luce negli anni scorsi dall’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte; i lavori di restauro e di valorizzazione saranno curati dalla Soprintendenza del Molise. Procedere in questa direzione, ampliando ulteriormente la superficie visitabile attraverso l’indagine della nuova area del Santuario Orientale, servirà a promuovere nuovi investimenti (statali e regionali) per la valorizzazione dell’area archeologica e garantire ai visitatori un’offerta di interesse culturale molto più ampia, che determinerà maggiori afflussi e ulteriori incrementi di permanenza. Per il 2017 l’Istituto ha provveduto ad ammodernare il proprio sito internet, includendo al suo interno uno spazio dedicato a Pietrabbondante, con l’illustrazione dei risultati conseguiti negli ultimi anni nelle varie aree di scavo. Data la mancanza di fondi da destinare alle attività di scavo e laboratorio e visti i risultati conseguiti nel 2016, non solo dal punto di vista economico grazie al supporto di tutti coloro che hanno contribuito, ma anche in termini di pubblicità per il sito archeologico, ci siamo convinti a ripercorrere questa stessa strada. Il sito internet, così rinnovato, farà da supporto alla nuova campagna di fundraising per il 2017: nella sezione “Sostieni” sarà possibile per chiunque, senza limiti temporali, contribuire attraverso il circuito PayPal, oppure offline tramite bonifico bancario, seguendo le indicazioni. Uno degli obiettivi per il 2017 è quello di riuscire a coinvolgere oltre alla collettività, anche degli sponsor, locali ed esteri, disposti a sostenere in modo ufficiale la raccolta fondi.
Il sito internet sarà affiancato dai principali social network (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube) per pubblicizzare al meglio l’intera campagna. La cifra raccolta ci consentirà di:
Esplorare l’area del Santuario Orientale dove un sacello, parzialmente scavato nel 2016, ha documentato una tenue continuità di culto (almeno fino al V secolo d.C.), di cui è necessario appurare il carattere;
Continuare a indagare i settori più significativi e le strutture individuate ma ancora inesplorate;
Sostenere alcune delle spese fondamentali quali operai specializzati, mezzi meccanici, assicurazioni;
Proseguire le attività di laboratorio e di studio sui materiali archeologici;
Vi invitiamo a visitare il sito www.inasaroma.org e in particolare la sezione dedicata a Pietrabbondante N- E-mail: inasa.progetti@gmail.com