“Uno spot, nient’altro che questo” così i consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi e Domenico Pettinari definiscono la delibera di Giunta regionale approvata lo scorso 7 novembre per scongiurare, a detta del Presidente Luciano D’Alfonso, il declassamento e il depotenziamento dell’Ospedale di Atessa.
“Il documento” incalzano i consiglieri “fa finta di risolvere un problema che la stessa Giunta ha creato. Probabilmente in vista delle elezioni, il centro sinistra d’Abruzzo, vuole ripulire la sua immagine dalle scelte sbagliate ed impopolari che si sono compiute in ambito sanitario nei 3 anni di legislatura trascorsi. Arriva il momento delle responsabilità e si sceglie di buttare fumo negli occhi nei cittadini! Ma gli abruzzesi non ci cascano più, questi giochini non incantano più nessuno. Il Presidente D’Alfonso, infatti, per impedire la trasformazione del presidio ospedaliero di Atessa in ospedale di comunità, una sorta di ambulatorio attrezzato, decide di produrre una delibera di Giunta “di indirizzo”, che di fatto rimanda semplicemente la questione sul tavolo di monitoraggio ministeriale. Un tentativo di riciclo di immagine bello e buono, ma che non ha alcun effetto normativo. Infatti, l’ospedale di Atessa è stato depotenziato attraverso i decreti n. 79 e n. 55 del 2016, relativi al riordino della rete ospedaliera abruzzese, emessi dall’allora commissario ad acta Luciano D’Alfonso. L’unico modo di rendere nulli quegli atti” spiegano ancora Marcozzi e Pettinari “è quello di approvare una Legge regionale che vada a modificare i decreti nei punti in cui si riferiscono all’ospedale di Atessa. Tutto il resto è pura propaganda, probabilmente fatta per imbonire cittadini ed opposizioni disattente, rimandando la responsabilità al tavolo di monitoraggio ministeriale. Arriva quindi il momento delle responsabilità e il centro sinistra abruzzese sceglie di scrollare le spalle. Il riordino della rete ospedaliera d’Abruzzo è stato un fallimento, e la cronaca, come lo scontento dei cittadini e di gran parte del personale medico, ne sono una continua prova. Il Presidente deve legiferare! Ormai siamo usciti dal commissariamento e possiamo farlo, e deve impedire il depotenziamento dell’Ospedale di Atessa, come quelli di Guardiagrele, Ortona, Penne e Popoli. Solo attraverso questa forte presa di posizione normativa” concludono “saremmo davanti ad una scelta in favore degli abruzzesi. Fin quando questo non accadrà ogni parola sarà solo un gioco delle parti, tipico della vecchia politica, che si traduce in uno scarica barile tra livelli istituzionali”.