ROMA – L’episodio è accaduto questa mattina presto a Roma, in zona Appio Latino. Una giovane donna originaria di Belmonte del Sannio (IS) stava uscendo di casa per recarsi al lavoro quando si è accorta di essere seguita da un uomo. Ha affrettato il passo, ma il maniaco le si è fiondato addosso e l’ha palpeggiata nelle parti intime. Solo le grida di terrore della ragazza lo hanno fatto desistere e il “porco” vigliacco si è dato alla fuga.
Questo il racconto diretto della giovane donna, C.R. le sue iniziali, originaria di Belmonte del Sannio: «Ore 6,30 di mattina. Entro in un palazzo, un uomo dai tratti bengalesi entra dopo di me approfittando del portone che ancora non si chiudeva. All’inizio rimango tranquilla, poi sospetto mi stia seguendo, così allungo il passo e lui idem. È dietro di me, mi ha raggiunto, io tiro fuori un urlo potente, lui mi mette una mano in mezzo alle gambe da dietro e poi per fortuna scappa».
Situazione tipica preda inseguita dal predatore, con la preda, in questo caso una giovane donna di origini molisane, sottoposta a violenza mediante palpeggiamento da uno stupratore. Se l’episodio si fosse verificato di notte, in una zona meno trafficata, le conseguenze per la vittima sarebbero potute essere ben più gravi.
«Non immagini cosa si prova finché non ti capita, – spiega all’Eco la giovane donna – e non oso immaginare se la cosa non fosse finita così. E’ stata davvero una sensazione terribile, ti sembra di stare in un film o in un incubo. Bello avere queste “risorse” nel nostro paese, si integrano proprio bene».
E alla nostra domanda se pensa che si sarebbe potuta difendere meglio dalla vile aggressione se avesse avuto in borsa uno spray al peperoncino, C.R. risponde sicura: «Per come ho vissuto io questa esperienza no, perché il mio obiettivo era solo di fuggire da quello schifoso. Non hai il tempo di stare a frugare nella borsa, succede tutto in una manciata di secondi».
L’episodio è stato ovviamente denunciato ai Carabinieri di zona che hanno immediatamente avviato le indagini per tentare di risalire alla identità del maniaco sessuale.
Francesco Bottone