CASTELGUIDONE – Il piccolo centro montano del Vastese ancora alle prese con problemi legati all’erogazione dell’acqua corrente.
Nelle scorse settimane il sindaco di Castelguidone, Donato Sabatino, è stato costretto ad emanare un’ordinanza urgente con la quale ha vietato l’utilizzo dell’acqua per uso alimentare. In sostanza dai rubinetti usciva acqua non potabile, non adatta al consumo umano. Dalle analisi di laboratorio erano emersi dei parametri microbiologici non conformi. Un problema andato avanti per quasi un mese, con la popolazione costretta a fare scorte di acqua in bottiglia o addirittura a bollire l’acqua prima di poterla bere come avveniva nel dopo guerra. E ora, a distanza di qualche settimana, si registra un nuovo problema legato all’erogazione idrica. L’acqua che raggiunge le abitazioni emana infatti un odore sgradevole, nauseabondo, quasi di «plastica bruciata» confermano alcuni residenti, preoccupati per la propria incolumità. Proprio nella mattinata di oggi, dalle indiscrezioni circolate, la Sasi spa di Lanciano avrebbe effettuato dei prelievi campione alla sorgente, nel serbatoio di accumulo che serve il paese e anche nella fontana della piazza principale. Si attendono ora i risultati delle analisi. Proprio in base all’esito delle analisi di laboratorio il sindaco, in qualità di autorità di pubblica sicurezza, prenderà gli opportuni provvedimenti. Sempre da indiscrezioni circolate, inoltre, pare che l’amministrazione comunale abbia chiesto ufficialmente l’intervento della Asl sollecitando ulteriori ed approfondite analisi sull’acqua corrente.