La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Campobasso nei confronti di un giovane del capoluogo, R.M. di anni 27, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, che già si trovava a scontare una misura cautelare meno afflittiva. In particolare, il giovane tratto in arresto agli inizi del mese di ottobre per il reato di rapina, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Lo stesso durante la permanenza nell’abitazione creava notevole disagio ai propri familiari, litigando animatamente con gli stessi e minacciandoli. Per tali fatti gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si vedevano costretti ad effettuare diversi interventi nel luogo di detenzione dello stesso, tutti finalizzati a riportare alla calma il detenuto. In uno degli interventi, gli uomini della “Squadra Volante” dovevano intervenire energicamente poiché il pregiudicato, litigando con un familiare, tentava di aggredirlo anche con l’utilizzo di un martello; dopo tali eventi l’U.P.G.S.P. depositava una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica per maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata, e chiedendo anche al G.I.P. la misura più restrittiva, prontamente concessa dall’Autorità Giudiziaria.
Aggredisce i parenti con un martello, molisano torna in carcere
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