AGNONE – Convegnistica, attività di formazione, ricerca, seminari, azioni di orientamento per studenti, summer schools: queste alcune delle aree nelle quali si concretizzerà la presenza dell’Università del Molise ad Agnone, la quale assumerà un ruolo significativo anche nell’ambito del Centro Studi per le aree interne inaugurato lo scorso mese di aprile dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Questa mattina nella sala consiliare di Palazzo San Francesco, sottoscritto il protocollo d’intesa alla presenza del magnifico rettore dell’Unimol, Gianmaria Palmieri e del primo cittadino di Agnone, Lorenzo Marcovecchio. Prima dell’accordo, lo storico palazzo agnonese ha salutato l’elezione del Senato accademico che resterà in carica per quattro anni.
“Per Agnone e l’alto Molise si tratta di un giorno storico che sancisce un riconoscimento importante all’Atene del Sannio nell’ambito delle attività dell’Unimol – le parole del primo cittadino -. L’accordo avrà numerose ricadute sia culturali che economiche sull’intero territorio e questo grazie al lavoro di chi ci ha preceduto e continua a credere nelle potenzialità delle aree interne. Un segnale fortissimo, quello dell’Unimol, che ha tramutato in concretezza il messaggio del capo dello Stato in visita a Campobasso nei mesi scorsi. Non possiamo che accogliere con entusiasmo la stipula del protocollo con l’Università del Molise – ha concluso Marcovecchio – che deve spronarci a lavorare per il bene delle giovani generazioni, le quali rappresentano il futuro di questa terra”.
A Palazzo San Francesco presenti anche gli ex sindaci Franco Paolantonio, Gelsomino De Vita e Michele Carosella che, seduti in prima fila, hanno voluto lanciare, anche se indirettamente, un messaggio di unione per il bene della cittadina.
“La convenzione stipulata oggi – ha sottolineato il rettore Palmieri – costituisce il presupposto di una feconda attività di ricerca, studio, divulgazione a beneficio dei giovani del territorio. Come Unimol intendiamo creare qualcosa di pulsante in questa splendida cittadina ricca di storia, arte e cultura. Per farlo – ha concluso Palmieri – serve concretezza ed è questa la sfida che ci attende e caratterizzerà il nostro lavoro per il futuro”.