Il breve profilo professionale di Anna Rita, inviato insieme agli altri al Ministro del Lavoro in preparazione dell’evento del 14 dicembre ad Agnone, è l’emblema di un cambio di passo e di una scelta di vita di tanti giovani che hanno investito nella propria terra per costruire un futuro per sé e per l’intera comunità.
Anna Rita aveva davanti a sé una brillante opportunità di carriera forense ma ha cambiato strada ed oggi illumina con la sua attività artigianale le strade di uno dei borghi storici più belli del nostro Sud.
Come lei, Dario e Claudio, hanno scelto Agnone e danno continuità alla millenaria lavorazione del rame. Nicola poteva rimanere a Roma dove con i fratelli gestiva in proprio aziende che gli assicuravano profitto e sicurezza, ma è rientrato a Poggio Sannita per rilevare con la moglie architetto e altre persone una cooperativa sociale in cui oggi lavorano 20 operatori offrendo un servizio prezioso a tanti anziani fragili del posto. Fabrizio si è tuffato nell’azienda del padre, una delle prime sette a livello mondiale nella costruzione di sismografi e apparecchiature elettroniche sofisticatissime e ha scelto di non andare via da Frosolone consentendo a poco meno di 40 addetti in gran parte giovani e per il 50% laureati di giocarsi un’opportunità in Molise.
Serena, Giovanni, Stefania, Alfredo e Valentina potevano trasferirsi a Roma, nel Nord o optare per percorsi di vita più semplici, ma hanno scelto di investire in progetti di vita prima che in iniziative imprenditoriali ad Agnone puntando su agricoltura, zootecnia, turismo, servizi, artigianato, enogastronomia di qualità, cultura e storia.
L’evento del 14 ad Agnone intende focalizzare le opportunità di sviluppo locale attraverso le testimonianze dirette di giovani imprenditori che per amore della propria terra hanno scelto di investire in attività produttive che rappresentano la vera scommessa sociale per rilanciare le prospettive di sviluppo delle aree interne del Molise e del Mezzogiorno.
Nel mentre gli studiosi enfatizzano i disagi e alimentano la sfiducia verso le periferie, c’è chi ritiene che il centro da inseguire non è necessariamente quello dei consumi delle grandi aree metropolitane dove si smarriscono i rapporti tra le persone e la merce sostituisce i valori, le relazioni sociali e la storia di un territorio.
Il Molise è in gran parte un’area interna e ciò che si dirà ad Agnone può essere contestualizzato anche nelle altre aree svantaggiate della nostra regione.
Per questo in termini emblematici e raccogliendo la sollecitazione della Diocesi di Trivento, il Ministro del Lavoro sarà ad Agnone il 14 dicembre, perché il Molise è Agnone ed Agnone è il Molise.
Michele Petraroia – Vice presidente Giunta regionale del Molise