La giunta Marcovecchio replica a stretto giro di posta all’accusa mossa dall’ex vice sindaco del Comune di Agnone, Maurizio Cacciavillani in merito agli aumenti della raccolta differenziata. Nel suo intervento l’ex assessore dell’esecutivo Carosella ha parlato di costi maggiorati pari a 28mila euro che graveranno sulle tasche degli agnonesi. Di seguito riportiamo il comunicato della maggioranza di centrodestra.
Non possiamo che sorridere amaramente dell’ennesima esternazione fatta dall’ex vicesindaco Cacciavillani in merito, questa volta, al suo “cavallo di battaglia” della raccolta differenziata. Dopo aver scoperto che ci ha dato l’acqua e la luce, oggi scopriamo anche che con la sua politica ci aveva garantito anche il risparmio. Purtroppo, però, terminata la campagna elettorale, messo di fronte ai propri errori, Cacciavillani dovrebbe imparare a riconoscerli anziché accusare altri che colpa non hanno.
Ha forse colpa questa amministrazione della compilazione di un PEF assolutamente fallace in quanto sottostimato riguardo ai costi del conferimento in discarica? Costi che potevano essere stimati con cautela e in modo più oggettivo visto il trend delle percentuali di raccolta differenziata? Il primo trimestre dell’anno 2016, è stato caratterizzato da un valore medio pari al 42%, dato importante che avrebbe obbligato l’ex vicesindaco a prevedere una spesa più realistica da inserire in bilancio come poi confermato dal valore medio dell’anno 2016 che si è attestato al 46%. Evidentemente questo risultato deve destare una riflessione che nulla ha a che vedere con la mancata distribuzione dei poker visto che tutti i cittadini, anche i residenti in area rurale vasta, possono effettuare la raccolta differenziata conferendo nei cassoni prossimali (ragione per la quale fruiscono della riduzione del 30% in bolletta TARI).
Ha forse colpa questa amministrazione se si è trovata costretta ad accollare ai cittadini Agnonesi i costi che lo scorso anno non si erano preventivati? L’aggravio di € 28.000,00 esprime, con un’analisi di calcolo, un obiettivo del 65% di differenziata che nella realtà della pratica non è stato mai raggiunto né era ipotizzabile raggiungere con il trend che si era registrato.
È questa la ragione dell’apertura quotidiana dell’isola ecologica di Piana Sant’Angelo che questa amministrazione ha voluto offrire al cittadino, a supporto della sua azione di differenziazione dei rifiuti che deve essere necessariamente sostenuta da informazione e sensibilizzazione ma anche da azione di vigilanza e sanzionatoria per contrastare i comportamenti evasivi che rappresentano la parte critica del processo.
È forse colpa di questa amministrazione se l’ex vicesindaco non aveva previsto i costi, € 6.600,00, di installazione della videosorveglianza (tra l’altro da impiantare sull’unico sito già controllato) che dobbiamo celermente abilitare all’uso uso per rispettare tempi di collaudo?
Che dire dell’aggravio di ulteriori € 12.800,00 per cofinanziare il progetto che ci vede comune capofila insieme ad altri comuni dell’area per l’acquisto del materiale necessario per favorire la raccolta differenziata?Perché, oggi, chi ha voluto quel progetto tace sui costi pavoneggiandosi solo del materiale come se questo non avesse un costo per la comunità? Orbene, tante volte questa amministrazione ha preferito tacere rispetto alle insulse illazioni mosse dal Cacciavillani e che si commentavano da sole. Questa volta però è apparso necessario e doveroso esporre all’intera cittadinanza le colpe e le omissioni di chi l’ha amministrata e che oggi, ancora alla ricerca di un posto al sole, non lesina falsità e menzogne sul conto altrui.
Dovrebbe essere noto al Cacciavillani che Agnone ha una sua storia che inizia non solo prima di questa amministrazione ma anche e soprattutto prima di quella di cui lui ha fatto parte. Tutti siamo utili e nessuno indispensabile, ci hanno sempre insegnato. Se ne facesse una ragione e potrà vivere meglio e far vivere meglio anche la comunità, che vista la sua agitazione, si candida a rappresentare anche a livello regionale.