Ricorso al Tar Molise per la realizzazione dell’impianto di compostaggio in località ‘Sprondasino’ nel Comune di Civitanova del Sannio che trasformerà il materiale organico in compost. E’quello proposto dal Comune di Agnone di pari intesa con le amministrazioni di Poggio Sannita, Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante e Salcito che hanno dato mandato all’avvocato Marco Marinelli di agire contro l’iniziativa promossa dalla società ‘Energia Verde Srl’ del gruppo Vacca. L’impianto, stando a quanto riportato dal progetto, prevede lo smaltimento di rifiuti “non pericolosi con una potenzialità di trattamento pari a 21.000 tonnellate all’anno in grado di produrre compostato misto da utilizzare in agricoltura”.
Alla base dell’azione legale “l’omessa segnalazione o comunicazione inerente la richiesta di autorizzazione alla realizzazione dell’impianto nei confronti del Comune di Agnone, nonostante lo stesso si trovi in vicinanza della centrale a biomasse e con il proprio territorio, perciò, in stabile collegamento con la stessa, tanto che lo stesso non è stato convocato né ha avuto mai alcuna comunicazione relativa all’indizione della Conferenza di Servizi”.
Nella delibera di giunta nella quale il Comune di Agnone dà mandato all’avvocato Marinelli, inoltre si legge che il ricorso “è stato necessario al fine di tutelare l’ambiente dei vari territori che verrebbero fortemente messi in dubbio dalla realizzazione di un impianto così impattante come quello per il compostaggio di biomasse selezionate nei presso del fiume Verrino”.
In un recente passato a sollevare il problema i consiglieri di minoranza dei Comuni di Agnone e Poggio Sannita, Vincenzo Scarano e Tonino Palomba, che tramite interrogazioni e articoli di stampa, hanno chiesto lumi e l’intervento dei sindaci, Daniele Saia e Pino Orlando. Ad autorizzare la nascita dell’impianto che sorgerà nelle vicinanze di un’area Sic del fiume Verrino, è stata la Regione Molise e nello specifico il Dipartimento di valorizzazione Ambiente e Risorse Naturali – Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali. Da quanto è dato sapere anche il Comune di Civitanova del Sannio, con la precedente amministrazione, ha rilasciato alla società del gruppo isernino, alcune autorizzazioni per far atterrare l’impianto.
Qualche anno fa un’analoga vicenda contribuì a far cadere l’allora maggioranza di Agnone guidata dall’avvocato Lorenzo Marcovecchio intenzionata a impiantare una centrale a biomasse al confine con il Comune di Belmonte del Sannio.