AGNONE – Ancora una nota durissima, l’ennesima, che porta la firma di don Francesco Martino. Destinatari Regione Molise e Comune di Agnone, rei dello sfacelo che sta portando alla chiusura l’ospedale cittadino. Bugiardi, una delle parole più tenere usate dal prete da sempre in trincea per la salvaguardia dei servizi sanitari del territorio. Critiche pesantissime nei confronti di Regione e Asrem che pure avevano giurato e spergiurato di dotare il “Caracciolo” di un vero Pronto soccorso. Balle astronomiche a detta di don Francesco che nella sua requisitoria non risparmia il lassismo di Comune e comitati civici. Di seguito riportiamo l’intervento integrale postato su facebook.
Se qualcuno pensava che stessi esagerando, ecco un altra conferma interna: “Punto di primo soccorso”…. Grazie imbroglioni! E l’Amministrazione Comunale insieme ai Sindaci è assente…bene, molto bene!!! Per di meno un sindaco è tornato a casa, una volta… manca ormai un Coordinamento. L’Amministrazione e il Comitato viaggiano da soli come interlocutori unici della Regione senza coinvolgere più ne coloro che hanno portato avanti la lotta in questi anni, nè l’attuale minoranza, nè i professionisti, preferendo non informare più nessuno e mantenendo segretezza e silenzio sugli incontri a lume di candela con l ‘Asrem. Come è cambiato il clima dall’Amministrazione Carosella quando si coinvolgevano tutti, si concordavano le posizioni e si andava compatti… Oggi si vuole agire da soli, non si parla più, e noto un silenzio assordante dell’Amministrazione difronte agli ultimi fatti di questi mesi…così non si va da nessuna parte: il “divide et impera” è riuscito in pieno, perché se alcuni propongono una cosa, altri la cosa opposta… e quindi tutte sono opinioni personali di parte che Asrem e Regione possono non considerare, perché contrastanti tra di loro. Occorre un nuovo soggetto unitario per lottare. Oggi nessuno rappresenta più nessuno, ma se stesso. E ciò è pericolosissimo per il nostro futuro. Anche l’Amministrazione Comunale dovrebbe capirlo e non considerare sempre nemici chi non la pensa come loro, ma ricercare una sintesi unitaria, se non si ritengono gli unici depositari della verità. Altrimenti si fa il gioco di chi ci vuole chiudere… non voglio essere polemico ma non si può per diversità di vedute su chi debba esserlo a farlo rallentare anche il processo di attivazione della lettura a distanza degli esami radiologici che danneggia attività di medicina e pronto soccorso… pensiamo piuttosto ad avere i servizi!