«Dopo la brutta figura rimediata con la bocciatura del calendario venatorio da parte del Tribunale Amministrativo Regionale che ha “sbugiardato” le promesse fatte dall’Assessore Imprudente e dalla maggioranza di centrodestra che avevano assicurato ai cacciatori che la stagione sarebbe partita i primi di settembre, al momento tutto tace su questo delicato tema e chi ci rimette sono i cacciatori che, dopo essere stati illusi da tante promesse irrealizzabili, rischiano ora di restare fermi tutto il mese di settembre in attesa della pronuncia definitiva del TAR».
Ad affermarlo è il consigliere e vice capogruppo regionale del Pd, nonché ex assessore alla caccia, Dino Pepe.
«Come gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale – prosegue Pepe – chiediamo di sapere cosa intende fare la Giunta Marsilio, impegnata solo nella spartizione delle poltrone e poco incline ad occuparsi dei problemi dell’Abruzzo e del mondo della caccia nello specifico. In vista della terza domenica di settembre i tanti cacciatori abruzzesi che hanno già provveduto al pagamento delle tasse potranno andare finalmente a caccia? Che fine ha fatto il Calendario venatorio bis promesso dall’Assessore Imprudente all’indomani della bocciatura, da parte del TAR, di quello già approvato in piena calura ferragostana? Perché l’iter di approvazione del nuovo piano faunistico regionale deliberato dalla Giunta D’Alfonso nell’autunno 2018, e pubblicato sul Bollettino della Regione Abruzzo nel mese di febbraio 2019, è stato misteriosamente bloccato dalla Giunta Marsilio? Che fine ha fatto il preannunciato cambio di passo sull’emergenza cinghiali visto che, fino ad ora, ci si è limitati solo ad indebolire il Piano di Controllo varato dalla Giunta precedente? Al momento gli unici risultati portati a casa dalla Giunta Marsilio, sul versante caccia, sono i seguenti: la perdita di un mese di addestramento cani, la preapertura alla tortora, la chiusura della beccaccia al 31 dicembre ed il forte rischio di vedere annullata la caccia alla coturnice». Il consigliere regionale del Pd ed ex assessore con delega alla Caccia auspica «risposte celeri e certe al fine di evitare nuovi slittamenti per l’avvio della stagione venatoria con ulteriori danni a carico dei cacciatori e degli agricoltori, che, dopo essere stati illusi con numerose ed irrealizzabili promesse dal centrodestra abruzzese, si trovano ora ad avere a che fare con una serie di incognite che pendono sul prosieguo della caccia in Abruzzo». «In estate la maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo aveva approvato il calendario dei sogni, peccato però che quando si è svegliata era troppo tardi per rimediare. Personalmente – conclude Pepe – auspico una soluzione rapida e sensata a questa vicenda nell’interesse del mondo della caccia e, soprattutto, nel rispetto delle regole vigenti nel settore».