E’ partita stamane, nei vari centri dell’Alto e Medio Vastese, l’operazione di ripopolamento di selvaggina a cura dell’Ambito territoriale di caccia.
Si tratta di immissioni di lepri di cattura, un numero di capi, suddivisi equamente tra maschi e femmine, di duecentoventi unità.
I territori interessati al ripopolamento sono quelli ricadenti all’interno dell’Ambito territoriale del Vastese.
E stamane la delegazione dell’Atc ha fatto tappa nei centri più in quota del Vastese. A condurre le lepri sul posto e a gestire i lanci il presidente provinciale dell’ArciCaccia del Chietino, Angelo Pessolano, e il presidente regionale dell’EnalCaccia, Ivano Cirese. Insieme a loro, a controllare tutte le operazioni di immissione, il vice comandante della Polizia provinciale, Antonio Miri.
E quest’anno l’Atc Vastese ha deciso, pare su proposta dell’EnalCaccia, di selezionare e controllare a campione la selvaggina acquistata. Alcune coppie di lepri non sono state rilasciate in territorio libero, ma in appositi recinti di ambientamento. Le stesse saranno sottoposte, nelle prossime settimane, a controlli veterinari, con analisi di sangue e feci, al fine di testarne lo stato di salute.
In via incidentale va sottolineata una nota stonata: l’aver cioè scelto di immettere selvaggina mentre la stagione venatoria è ancora aperta.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com