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  • Fa arrestare un omicida, premiato l’appuntato D’Achille dei Carabinieri di Agnone

    I Carabinieri del Comando Provinciale hanno celebrato il 202° Anniversario della fondazione dell’Arma.
    Si è tenuta questa mattina presso il Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, così come in tutte le province del territorio nazionale, la cerimonia in occasione del 202° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Come nella tradizione degli ultimi anni una cerimonia molto semplice dovuta anche alla contingenza economica, ma non per questo meno solenne. Presenti le massime Autorità Civili, Religiose e Militari della Provincia, il Prefetto Dr. Ferdinando Guida, il Vicario Generale della diocesi Isernia-Venafro Mons. Claudio Palumbo, il Presidente della Provincia Dr. Lorenzo Coia, il Presidente del Tribunale Dr. Vincenzo Di Giacomo, il Procuratore della Repubblica Dr. Paolo Albano, il Questore Dr. Ruggiero Borzacchiello, i rappresentanti delle Amministrazioni comunali delle città di Venafro e Agnone, sedi dei rispettivi Comandi di Compagnia, i responsabili provinciali di tutte le Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale dell’Arma, il Comandante Provinciale, Tenente Colonnello Marco Cuccuini, ha voluto ringraziare le Autorità presenti, tutti i Carabinieri in servizio, i loro familiari, quelli in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri presenti con le sezioni di Isernia, Venafro, Pozzilli e Agnone, nonché i familiari delle vittime del dovere intervenuti. Ha così formulato il suo discorso (di cui si riporta in seguito copia integrale), facendo anche riferimento alle attività svolte e quelle in programma, che sono state già ampiamente trattate nella conferenza stampa tenutasi l’altro ieri.
    La mattinata si è conclusa con la consegna di alcune ricompense e attestati di compiacimento ai militari che si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio.

    Elenco militari premiati in servizio presso il Nucleo Investigativo, al comando del Maggiore Salvatore Vitiello, e presso le Compagnie di Isernia, Venafro ed Agnone, rispettivamente al comando del Capitano Michele Carfora, Capitano Giuseppe Fedele e Maggiore Andrea Orsini:

     Encomio concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Molise, al Maresciallo A. s. UPS Antonio Biondi, al Maresciallo Ord. Antonio Martone, al Brigadiere Giovanni Picardo e all’Appuntato Scelto Giuseppe Nobis, addetti al Nucleo Investigativo di Comando Provinciale e Aliquota Operativa di Compagnia, i quali evidenziando uno spiccato intuito investigativo, alto senso del dovere e non comune professionalità, conducevano una attività investigativa nei confronti di un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti in provincia di Isernia, che si concludeva con l’arresto complessivo di 14 persone ed il sequestro di considerevoli quantitativi di stupefacenti;

     Encomio concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Molise, ai Marescialli A. s. UPS Luigi Schioppa e Gianluca Falegnami, al Maresciallo Capo Luigi De Alescandris e all’Appuntato Ettore Carafa, comandanti ed addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro e Stazione di Sesto Campano, i quali evidenziando generoso slancio, elevata professionalità e ferma determinazione, salvavano la vita ad un giovane donna che tentava il suicidio, minacciando di gettarsi dal tetto della sua abitazione;

     Encomio concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Campania, all’Appuntato Fabio D’Achille, attualmente addetto alla Stazione di Agnone, il quale con spiccato spirito di iniziativa e salda determinazione, contribuiva alla identificazione e all’arresto del responsabile di un efferato omicidio verificatosi in provincia di Benevento, dove il militare prestava precedentemente servizio;

     Vivissimo compiacimento concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Molise, al Maresciallo A. s. UPS Antonio Apruzzese, quale comandante della Stazione di Monteroduni, per gli eccellenti requisiti professionali ed i risultati operativi conseguiti che lo hanno reso sicuro punto di riferimento per il cittadino e per le istituzioni locali.carabinieri ise

     Infine un premio per essersi particolarmente distinto nell’attività d’istituto tra i Comandanti di Stazione della Legione Carabinieri “Molise”, è stato conferito dal Comandante Interregionale “Ogaden” di Napoli , al Maresciallo A. s. UPS Antonio Gasbarro Comandante della Stazione Carabinieri di San Pietro Avellana.
    DISCORSO TENUTO DAL COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI ISERNIA TENENTE COLONNELLO MARCO CUCCUINI IN OCCASIONE DEL 202° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI – 6 GIUGNO 2016

    Per prima cosa permettetemi di esprimere la mia riconoscenza alle Autorità intervenute, che con la loro presenza conferiscono una maggiore solennità all’odierna celebrazione, di cui mi preme sottolineare il carattere prettamente militare. Un ringraziamento particolare va a Sua Eccellenza, il Prefetto di Isernia dottor Fernando GUIDA, che attraverso una efficace azione di coordinamento, ha messo l’Arma nelle migliori condizioni per poter operare in favore dei cittadini. Un deferente saluto lo rivolgo ai rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria, con i quali siamo legati da un rapporto di collaborazione leale e consolidato nel tempo. Al nuovo Questore, dottor Ruggiero BORZACCHIELLO, vanno il benvenuto e gli auguri di buon lavoro miei e di tutti i Carabinieri di Isernia. Un pensiero cordiale è per i colleghi delle altre Forze di Polizia con i quali mi pregio di condividere una efficace collaborazione ed una sana amicizia. Una citazione speciale, però, meritano i Carabinieri della provincia di Isernia che, quotidianamente, con il loro lavoro silenzioso, fatto di sacrificio ed impegno, che spesso va oltre le normali attribuzioni, perpetuano in questo meraviglioso territorio l’opera di coloro che li hanno preceduti e che sono qui rappresentati dai componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sempre al nostro fianco, sempre prodighi di consigli verso i più giovani. Un sentito grazie lo rivolgo alle nostre famiglie, che ci sostengono con il loro affetto e la loro vicinanza, sopportando disagi e difficoltà di ogni tipo. Infine un reverente e commosso pensiero va a tutti i Carabinieri caduti.
    Anche quest’anno, nel segno dei tempi che sta vivendo il Paese, celebriamo l’annuale di fondazione all’interno della caserma. La ristrettezza dello spazio a disposizione ci ha, conseguentemente, limitato nella predisposizione degli inviti. Nel passato la ricorrenza ha avuto il suo naturale scenario nelle piazze, tra la gente, perché da più di due secoli, oltre agli aspetti storici ed operativi, la Festa dell’Arma ha inteso esaltare il consolidamento del rapporto che lega Carabinieri e popolazione, alla quale siamo vicini, anche fisicamente, con i nostri 22 comandi di Stazione che operano sull’intero territorio provinciale, secondo un modello operativo imperniato sulla prossimità. Non a caso la data scelta per celebrare la fondazione dell’Arma è stata tradizionalmente individuata nel 5 giugno, poiché in quello stesso giorno del 1920 è stata concessa la prima medaglia d’oro al Valor Militare alla bandiera della nostra Istituzione, per l’eroico contributo offerto dai Carabinieri, a difesa del popolo italiano, nel corso della prima guerra mondiale. Anche per questo siamo diventati l’Arma della gente.
    Negli ultimi dodici mesi gli uomini del Comando Provinciale sono stati impegnati nel combattere ogni forma di criminalità, in particolar modo quella predatoria, che desta il maggiore allarme sociale nella provincia di Isernia, gelosa custode delle proprie peculiarità che ne hanno fatto, nel tempo, luogo distante, per cultura e stile di vita, da più gravi ed efferate manifestazioni delittuose, che in altre zone del Paese turbano significativamente la civile convivenza. Per perseguire, tale obiettivo è stata ricercata, costantemente, la migliore soluzione che potesse aumentare la proiezione esterna dei reparti dipendenti, nella convinzione che il controllo del territorio rappresenti, ancora oggi come nel passato, la più efficace risposta da porre in campo per prevenire e reprimere qualsiasi reato. Ma, contro una criminalità sempre più agguerrita, ed il timore di una minaccia terroristica incombente, l’Arma ha saputo adottare strategie nuove e più incisive avvalendosi di dotazioni tecnologiche all’avanguardia ed al passo con i tempi, come quelle facenti parte del progetto O.D.I.N.O. che mediante semplici applicazioni consente, a bordo dei veicoli, l’interrogazione contemporanea delle più importanti banche dati. Sul territorio pentro, sotto il coordinamento del Comando Provinciale, sono stati altresì impiegati reparti altamente specializzati come il Nucleo Antisofisticazioni, il Nucleo Operativo Ecologico, il Nucleo Ispettorato del Lavoro, le unità cinofile, il Nucleo Elicotteri, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ed il Raggruppamento Operativo Speciale. Tutto questo ha portato ad un sensibile calo dei reati complessivi; non voglio in questa sede annoiarvi citando numeri, statistiche ed operazioni di servizio, che hanno già costituito argomento di un propedeutico incontro con gli organi di stampa, anche oggi graditi ospiti, dei quali mi preme rimarcare l’importanza della funzione svolta per una informazione libera ed obiettiva.
    Ai Carabinieri, però, i cittadini non si rivolgono soltanto al verificarsi di un reato. In provincia non si contano gli interventi che i militari sono chiamati a svolgere in caso di incidenti stradali, sul lavoro o domestici, di pubbliche calamità, di aiuto agli anziani, a persone comunque in difficoltà. Rammento soltanto un’operazione di soccorso, che ha trovato spazio anche in cronaca nazionale, effettuata in questo capoluogo lo scorso 14 febbraio da una pattuglia del Nucleo Radiomobile, nel corso della quale i militari hanno salvato da sicura morte una persona che aveva manifestato intenzioni suicide ed era in procinto di lanciarsi nel vuoto da una notevole altezza. L’utenza di pronto interevento 112 è talvolta presa letteralmente d’assalto per qualsiasi accadimento. Una vibrazione che lascia ipotizzare una scossa di terremoto. Un animale che invade la sede stradale. Un bambino in lacrime che si è smarrito e non trova la sua mamma. Una persona sola e malata che ha bisogno di medicine. Una nevicata che rende complicata la circolazione stradale. I Carabinieri si prodigano sempre e comunque per esaudire tutte le richieste, rappresentando un sicuro riferimento per la collettività.
    Più volte abbiamo letto e sentito dire che quella di Isernia è una provincia sicura. Questo assunto è stato recentemente ribadito dalle principali testate giornalistiche che hanno ripreso i dati diffusi dal Ministero degli Interni ed analizzati dai maggiori Istituti che operano nel campo dell’elaborazione statistica. Ma una cosa è la sicurezza reale fatta di numeri e di percentuali, che si distingue da quella percepita, la quale ha una diretta incidenza sullo stato psicologico della persona. Un miglioramento della percezione della sicurezza lo si può ottenere interagendo sinergicamente con chi è istituzionalmente preposto al suo mantenimento. In quest’ottica, siamo entrati nelle scuole, nelle parrocchie in altri luoghi dove le persone si aggregano per spiegare cos’è la legalità e come la si può difendere. Cos’è il bullismo e quali sono le misure che si possono adottare per contrastarlo. Abbiamo avvicinato le vittime potenzialmente più vulnerabili per far capire che se si denuncia una violenza, anche quella domestica, non si rimane soli. Abbiamo dato consigli utili per evitare di rimanere vittime di truffe ed altri reati, il tutto nel quadro della partecipazione a progetti integrati coordinati dalla Prefettura, uno dei quali è stato realizzato con la preziosa collaborazione ed il pieno sostegno della Diocesi di Isernia-Venafro, iniziative, queste, volte a tutelare la sicurezza personale che costituisce un elemento fondativo del benessere degli individui.
    Alla luce di quanto detto è facile intuire che la funzione del Carabiniere è particolarmente versatile ed impegnativa anche perché molte delle circostanze nelle quali siamo chiamati ad operare, perfino quelle più semplici ed apparentemente banali, sono oggi vissute con esasperazione ed aggressività derivanti da una condizione di vita sempre più difficile che fa crescere il numero delle controversie di ogni tipo. In questo senso stiamo addestrando il personale affinché possa ridurre i rischi connessi agli interventi nei confronti di soggetti in stato di agitazione psicofisica.
    E qui mi rivolgo ai miei Carabinieri. So che non sarebbe necessario – perché siete perfettamente consapevoli dell’importanza del compito che vi è stato affidato – ma voglio, comunque, stimolare ulteriormente il vostro già altissimo senso di responsabilità incitandovi a porre nell’adempimento del dovere tutto lo slancio di cui siete capaci, allo scopo di difendere con assoluta fedeltà il popolo, il territorio e le Istituzioni dello Stato, che abbiamo la prerogativa di rappresentare anche nelle località più remote della penisola.
    Grazie per quello che fate ogni giorno!

    Viva l’Italia, viva l’Arma dei Carabinieri!

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