AGNONE. Ancora tantissima soddisfazione per Daniele Cerimele (medico ed ortopedico dell’Asrem alto molisana) e per il suo allevamento di cavalli Appaloosa oramai conosciuto a livello mondiale e che è anche un veicolo pubblicitario per Agnone. Questa volta l’importante riconoscimento è pervenuto dall’Appaloosa Horse Club Americana (casa madre del registro mondiale di razza dei cavalli Appaloosa) al dott. Cerimele, classificatosi al primo posto con una cavalla di quattro anni di sua proprietà, Inclusive Remarks, nella classifica “International Year end High Point” per l’anno 2013, ovvero la classifica Internazionale che raccoglie tutti i cavalli portati in gara in tutto il Mondo, escluso gli USA.
“Questo è l’ennesimo riconoscimento a livello Internazionale, oltre che europeo – ci dice Danile Cerimele- che l’allevamento “Santo Stefano dei Cavalli” di Agnone riceve per la qualità ed il pregio dei soggetti allevati. E’ questo certamente un vanto per la nostra cittadina, nonché per l’intero Molise”. Ormai da ogni parte d’Italia, nonchè d’Europa (è del mese scorso l’ingaggio di uno dei migliori stalloni (Iron Finder) in un famoso allevamento francese dove rimarrà come riproduttore) vengono a visitare l’affermata scuderia che si trova a circa tre chilometri dal centro abitato. “I prossimi appuntamenti – aggiunge Cerimele – vedranno partecipare l’allevamento agnonese all’evento “Cavalli a Roma” che si svolgerà nei prossimi giorni e al “Salone del Cavallo Americano” a Reggio Emilia nel mese di maggio per il Campionato Italiano Appaloosa”.
Notizia dell’ultima ora è che l’allevamento di Agnone è stato selezionato come unico partecipante per la razza Appaloosa ad uno Special Event nazionale dove si scontreranno i migliori cavalli delle tre razze americane: Quarter Horse, Paint ed Appaloosa. Grande soddisfazione per il medico agnonese che proprio per i suoi cavalli e l’esperienza accumulata, il suo entusiasmo e la passione, per il secondo anno, è stato voluto ancora come Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Appaloosa.
Vittorio Labanca