«Si comunica che nei giorni precedenti e successivi alle festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti il cimitero comunale sarà regolarmente aperto». Siamo arrivati a questo paradosso, causato dal perdurante stato di emergenza nazionale: che il sindaco di un piccolo comune montano debba comunicare pubblicamente l’ovvio e cioè che il cimitero, in occasione della ricorrenza del 2 novembre, sarà aperto al pubblico per così dire, cioè i vivi avranno la libertà di andare a visitare i cari defunti. Anita Di Primio, sindaco di Belmonte nel Sannio, subito dopo però precisa: «Visto il dilagare dell’epidemia da Covid 19 e al fine di scongiurare rischi di contagi, si invita la cittadinanza a scaglionare le visite al cimitero durante tutta la settimana onde evitare ogni forma di assembramento». Sulla scorta del premier Conte che con la collezione autunnale dei Dpcm “consiglia” agli italiani di fare questo e quello, senza obbligare nessuno, così la sindaca di Belmonte “invita” i suoi concittadini ad un accesso contingentato al cimitero, al fine di evitare assembramenti. Inutile affollarsi tutti il 2 novembre, suggerisce la sindaca, perché è possibile fare visita ai propri defunti anche nei giorni precedenti o successivi. La fiera dell’ovvio, che in emergenza nazionale perdurante diventa necessario. «Si consiglia vivamente, dunque, – chiude nel suo annuncio pubblico la prima cittadina di Belmonte – di recarsi a fare visita ai propri cari defunti anche nei giorni che precedono e seguono le solennità affinché le visite non si concentrino solo nelle date del primo e 2 novembre. Si ringrazia per la fattiva collaborazione».
Celebrazione defunti: cimitero aperto, ma non assembratevi
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