Certificati anagrafici e di stato civile, nei piccoli Comuni potranno essere richiesti agli sportelli degli uffici postali. Ne dà notizia il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli, il quale annuncia che è stato pubblicato «il decreto firmato dai Ministri dell’Interno Piantedosi e della Pubblica amministrazione Zangrillo, e dal sottosegretario alla PCM Butti che disciplina le modalità tecniche del servizio».
Parte finalmente la sperimentazione a cura di Poste italiane. «I certificati anagrafici e di stato civile, resi disponibili da ANPR – la banca dati di cui è titolare il Ministero dell’Interno, spiega il presidente Sciulli – potranno essere richiesti direttamente agli sportelli degli uffici postali nei Comuni fino a quindicimila abitanti. È stato pubblicato il decreto firmato dal Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, di concerto con il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e con il Sottosegretario alla PCM con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti, che disciplina le modalità tecniche per l’erogazione del servizio da parte di Poste Italiane che, in questi giorni, sta avviando la fase di sperimentazione».
Viene così ulteriormente potenziato un servizio già avviato nei mesi scorsi, con l’installazione in alcuni uffici postali di appositi “Totem”, postazioni automatiche dalle quali i cittadini, con l’utilizzo della Carta d’identità Elettronica o dello Spid, possono scaricare in autonomia i certificati anagrafici e di stato civile. «Questa importante innovazione, che nei piccoli centri consente alla Pubblica Amministrazione di essere più vicina alle esigenze della comunità, è resa possibile grazie alla proficua collaborazione avviata con Poste Italiane nell’ambito del progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, intervento finanziato con risorse del Pnrr» aggiunge Sciulli.
«Attraverso l’utilizzo della capillare rete degli uffici postali sul territorio questo innovativo strumento ci consente di raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato gli enti locali vengono sollevati da attività amministrative, potendo in tal modo dedicare maggiori risorse a compiti operativi, e dall’altro viene data la possibilità ai cittadini di accedere, con ancora maggiore facilità, ai servizi della Pubblica Amministrazione» ha sottolineato il ministro Piantedosi.