Emergenza cinghiali, Copagri chiede una proroga della caccia.
Di seguito la nota siglata da Camillo D’Amico, Presidente Regionale Copagri Abruzzo, indirizzata all’assessore regionale alla Caccia, Dino Pepe.
Egregio Assessore,
facendo seguito alle mie note precedenti, con la presente, torno a sollecitarLe di predisporre la possibilità di una proroga della caccia al cinghiale.
La chiusura della corrente stagione venatoria è alle porte, ma il problema non è affatto risolto, solo ridotto nella sua esponenzialità per via dei naturali abbattimenti che si sono avuti.
Questi non hanno interessato tutto il territorio regionale perché, nell’A.T.C. “Vastese”, ci sono stati i postumi dell’ormai notorio “sciopero” indetto dai capisquadra che non hanno condiviso i contenuti del regolamento regionale vigente in materia di caccia e contenimento numerico degli ungulati; anzi, proprio in questo Ambito Territoriale di Caccia, la verificata recente presenza di lupi nella Lecceta di Torino di Sangro è la manifesta dimostrazione di quanto alta sia la presenza del cinghiale da quelle parti essendone, questo predatore, il naturale antidoto.
Chiaramente andranno sviluppate politiche e programmi strutturali così come andrebbe insediato al più presto il tavolo tecnico per apportare le necessarie modifiche al vigente regolamento regionale di contenimento degli ungulati ed avviato, come previsto dal calendario venatorio 2015, la caccia di selezione ma, una proroga della caccia sino al 31 Gennaio 2016, con i metodi tradizionali sarebbe opportuno ed auspicabile.
Speriamo in una Sua condivisione e, con l’occasione, Le porgiamo i più vivi e cordiali saluti unitamente ai migliori auguri di un felice anno 2016.
Camillo D’Amico, Presidente Regionale Copagri Abruzzo
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