Si avvicina la possibilità di modifica della Legge nazionale 157/92 sul contenimento della fauna selvatica. Dopo anni di richieste, incontri, trattative e proteste da parte di Coldiretti, la Commissione Agricoltura della Camera ha preso atto della gravità dell’emergenza cinghiali in tutto il Paese ed ha approvato l’Ordine del Giorno, presentato dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, che chiede interventi risolutivi per il problema e la modifica del testo di legge nazionale.
La battaglia di Coldiretti verso questo annoso e gravissimo problema parte da lontano, ma ha visto negli ultimi anni una accelerata. Così, dopo incontri, sia in Regione che alla Prefettura di Campobasso, vertici e “promesse”, non sempre mantenute, l’organizzazione è passata alla sensibilizzazione anche dei sindaci della regione. Molti primi cittadini, dietro impulso di Coldiretti Molise, hanno così chiesto alla Regione di dichiarare lo Stato di Emergenza sull’intero territorio regionale al fine di predisporre azioni necessarie alla risoluzione del problema, arrivando ad appellarsi anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una protesta che ha visto il suo culmine lo scorso 8 luglio quando, davanti a tutte le Giunte regionali d’Italia, agricoltori e allevatori soci di Coldiretti hanno tenuto un flash mob per gridare a voce ancora più alta la loro legittima richiesta di aiuto.
Prima di ciò, dietro impulso di Coldiretti Molise, la Regione, per quanto di sua competenza, aveva approvato alcune misure per il contenimento del numero dei capi come la caccia di selezione e la concessione ai proprietari di fondi, muniti di regolare licenza di caccia, di poter prelevare i cinghiali sui propri fondi. Misure che non hanno, tuttavia, ottenuto i risultati sperati.
«Ora – afferma il Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – dopo il primo importante passo fatto dall’Assessore Cavaliere, in seno alla Commissione Agricoltura della Camera, non resta che continuare a lavorare in questa direzione per ottenere la modifica della legge nazionale in modo da renderla attuale rispetto alle mutate condizioni faunistiche».