I cambiamenti climatici in atto hanno sconvolto le fioriture e ridotto alla fame almeno 50 miliardi di api lungo il territorio nazionale con gli apicoltori costretti ad alimentarle negli alveari con sciroppi a base di zucchero per farle sopravvivere. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale delle api istituita dall’Onu, che si festeggia il 20 maggio a livello planetario.
Quest’anno però l’inverno bollente e la primavera segnata da ripetute gelate, sottolinea la Coldiretti, hanno creato in molte regioni, fra cui anche il Molise, gravi problemi agli alveari con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare, a causa delle basse temperature che hanno danneggiato i fiori. L’acacia, ad esempio, in regione non è fiorita uniformemente su tutte il territorio e questo ha fatto sì che non tutti gli apicoltori siano riusciti a produrre questa pregiata e tanto richiesta varietà di miele.
Inoltre, le anomalie del meteo che si sono registrate a macchia di leopardo lungo la Penisola hanno colpito le piante in piena fioritura con pesanti conseguenze sul raccolto di miele mentre la pioggia ed il forte vento hanno ulteriormente ostacolato l’attività di bottinatura delle api per salvare le quali, precisa la Coldiretti, sono state somministrate sostanze zuccherine. E’ questo un intervento straordinario e costoso, sottolinea l’organizzazione, attuato con sciroppo a base di zucchero o miele negli alveari per consentire la sopravvivenza degli sciami e delle stesse regine che non possono più contare sui rifornimenti interni a causa della carestia da clima pazzo.
«Le difficoltà delle api, – continua ancora la Coldiretti – sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che questi insetti contribuiscono all’impollinazione. In media una singola ape visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di esplorazioni floreali per produrre un chilogrammo di miele. Un ruolo fondamentale considerato che, evidenzia la Coldiretti, dall’impollinazione dalle api dipendono, in una certa misura, ben 3 colture alimentari su 4, come mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri e i meloni secondo la Fao, ma l’impollinazione operata dalle api è fondamentale anche per la conservazione del patrimonio vegetale spontaneo.
La crisi delle api rappresenta un danno ambientale ed economico in una situazione in cui – sottolinea Coldiretti – la svolta salutista degli italiani per effetto della pandemia Covid ha spinto all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020. Ma sugli scaffali dei supermercati italiani, evidenzia ancora la Coldiretti, più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero a fronte di una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020. Proprio per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre, consiglia la Coldiretti, verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica».
Per sensibilizzare anche i consumatori molisani sui problemi delle api domani, Giornata internazionale delle api, al mercato di Campagna Amica di Campobasso sarà dato ampio spazio alle api. L’azienda apistica “Apinfiore”, al fine di sensibilizzare i consumatori sui problemi che affliggono le api, esporrà un’arnia e proietterà dei filmati inerenti il lavoro di questi straordinari insetti e dei molteplici utilizzi dei prodotti dell’alveare ivi compresa il polline, la pappa reale e la cera da cui si ricavano anche vari prodotti di agricosmesi. In concomitanza con la Giornata delle api, da ieri è partito il progetto di Coldiretti Donne Impresa Molise, denominato “Sviluppo sostenibile ed educazione alimentare tra i banchi di scuola”, che prevede lezioni teoriche e pratiche, tenute da imprenditrici agricole di Coldiretti, il cui primo modulo sta riguardando proprio l’apicoltura.