Il Nuovo Sogno Agnonese è l’insieme di storie che intreccia i diritti che ogni agnonese pretende, è l’insieme di idee che incontra le aspirazioni che ogni agnonese conserva per la crescita della propria città.
Nel giorno di chiusura della campagna elettorale ci terrei a descrivere come il progetto che nove anni fa mi ha cambiato la vita, intreccia ancora, ogni giorno, anche le mie idee, anche la mia storia.
Ho avuto la possibilità di conoscere nel Mezzogiorno d’Italia piccoli e piccolissimi Comuni che sperimentano un nuovo sviluppo, che includono e garantiscono servizi e diritti sociali attraverso le cooperative di comunità.
Immaginare una cooperativa di comunità in Agnone è una speranza rivoluzionaria di avvicinamento dell’istituzione locale alle esigenze di cura, di assistenza, di nuove opportunità di ogni cittadino, di ogni cittadina.
Migliaia di ragazzi e ragazze riempiono le piazze del mondo per arrestare il riscaldamento globale, per ridurre l’inquinamento. Pretendere per Agnone il raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata pari al
65%, proseguire sul cammino intrapreso con l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, con il risparmio di energia sulla pubblica illuminazione, significa aspirare ad un’amministrazione che torni avanguardia nel proteggere l’ambiente che ci circonda.
Sostenibilità vuol dire anche tutela del nostro territorio, a partire dall’agro agnonese. Molti in consiglio comunale si affrettano ad attestarsi come rappresentanti delle nostre contrade di campagna senza però occuparsi di
garantire il rifacimento delle strade interpoderali, della loro segnaletica, senza preoccuparsi di assicurare a tutti i cittadini gli stessi servizi offerti nel centro urbano.
A fare rima con la parola sostenibilità vi è poi la sicurezza delle nostre infrastrutture, soprattutto delle strade che mal collegano il nostro territorio anche e non solo alle vicine province abruzzesi. A partire dalla necessaria statalizzazione della SP 86, dall’intervento urgente sul Ponte Sente, auspico una competizione positiva tra tutte le forze politiche per raggiungere al più presto e al meglio l’obiettivo.
Riportare l’acqua nelle case degli agnonesi dopo 50 anni è stato un impegno per il benessere delle persone e al contempo una scelta ecologista, ma non si tratta, lo abbiamo purtroppo sperimentato, di un traguardo raggiunto
per sempre. È un risultato che, al contrario, richiede manutenzione continua, lungimiranza amministrativa.
Un’altra onda, quella femminista, attraversa le strade di ogni continente. Costruire una parità anche culturale tra i generi è un impegno che può e deve partire dalle comunità locali. Investire nelle infrastrutture sociali, come con l’apertura di un asilo nido, significa migliorare la vita delle donne perché anche nella nostra comunità il peso della cura ricade soprattutto su di loro. Eleggere un’amministrazione comunale che si preoccupi dell’assistenza agli anziani, che garantisca maggiore vicinanza alle necessità delle persone disabili, rappresenta l’opportunità di avere un’amministrazione che è dalla nostra parte.
Il programma del Nuovo Sogno Agnonese, oltre che di sostenibilità, sviluppo, comunità, diritti sociali, è permeato di futuro.
L’attenzione alle scuole per finalizzare, dopo quattro anni di immobilismo, le opere di messa in sicurezza, di riorganizzazione, di realizzazione di una palestra polifunzionale, parlano di futuro.
L’informatizzazione dei servizi comunali, la realizzazione di un convitto, parlano di futuro.
E se vi state domandando perché queste idee dovrebbe realizzarle Daniele Saia, troverete la risposta nella capacità amministrativa dimostrata nel tempo, nell’abilità di unire, di dialogare con ogni persona, di rappresentare il collante di realtà dell’associazionismo e del terzo settore, nell’umiltà, che deve avere un sindaco, di imparare ogni giorno.
Dopo le idee, vale infatti la pena di citare le storie che insieme a quella di Daniele, compongono la squadra del Nuovo Sogno Agnonese.
La battaglia campale per la tutela del nostro diritto alla salute non è ancora vinta. È però una battaglia che non esisterebbe nemmeno senza l’impegno di Enrica Sciullo, dei comitati a difesa del Caracciolo e di un riequilibrio
tra sanità pubblica e sanità privata. Non esisterebbe niente per cui combattere senza la generosità del Dottor Giovanni Di Nucci.
La tenuta di un gruppo politico senza il lavoro di Marco Cacciavillani, di Pina Catauro e di tante e tanti altri, ha richiesto un impegno continuo, generoso.
I Giovani per Agnone Democratica che nascono dall’impegno di Michela Cerbaso, di Paolo Di Pietro, del coordinatore Enrico De Simone e di tante ragazze e ragazzi che ci credono ancora sono l’ispirazione e l’energia
quotidiana di un intero territorio.
Se potessimo inserire nella vostra Buca delle idee anche i desideri, allora preparerei un fogliettino con su scritto che il Nuovo Sogno Agnonese cambia il destino di Agnone, cambia la vita di ogni agnonese, non soltanto la mia.
E credo che queste storie, queste idee, siano abbastanza per tornare a votare pieni di entusiasmo.
Caterina Cerroni