• In evidenza
  • Detenuto in permesso premio rapina un medico, arrestato dai Carabinieri

    Nelle scorse settimane unn individuo, parzialmente camuffato, si introduceva all’interno degli
    Uffici della ASL di Via Michetti a Vasto e, dopo aver eluso la sorveglianza all’ingresso della struttura
    sanitaria, si addentrava negli Uffici.
    Un medico, nel fare rientro alla propria postazione, notava che il giovane stava trafugando nel
    suo ufficio tra i cassetti della scrivania e la propria borsa. Il funzionario lo riconosceva come lo
    stesso giovane che in altre occasioni, con medesimo modus operandi, aveva perpetrato altri furti
    all’interno di quegli uffici.

    Provava a fermarlo e chiedere soccorso ma per tutta risposta veniva aggredita e spintonata dal
    giovane che, divincolatosi, riusciva a guadagnare frettolosamente l’uscita facendo perdere le
    proprie tracce.
    Sul posto interveniva una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Vasto che,
    raccolta la denuncia e sentiti a sommarie informazioni alcuni testimoni, acquisivano le immagini
    della videosorveglianza a circuito chiuso individuando il responsabile un 42enne di Vasto,
    già noto agli operanti.
    L’analisi dei sistemi di videosorveglianza consentiva di riconoscere con assoluta certezza il
    soggetto soprattutto dall’andatura semiclaudicante e dai principali connotati fisici.
    Venivano raccolti ulteriori indizi a suo carico e si appurava che lo stesso, pregiudicato e già
    detenuto per altra causa, stava godendo di un permesso premio da parte del Tribunale di
    Sorveglianza di Pescara.
    I Carabinieri redigevano informativa di reato al citato Ufficio di Sorveglianza per il ripristino
    della carcerazione ed alla Procura della Repubblica di Vasto (P.M. Dott. Michele Pecoraro) che
    delegava i militari operanti ad eseguire una perquisizione domiciliare alla ricerca di tracce o cose
    pertinenti al reato di rapina impropria.
    I militari di Vasto eseguivano la perquisizione rinvenendo e sequestrando gli indumenti indossati
    dall’autore nel corso della rapina caratterizzati da alcuni elementi particolari.
    Contestualmente l’Ufficio di Sorveglianza di Pescara, valutati gli elementi raccolti e la non più
    idoneità di poter godere del permesso premio concesso, ripristinava la carcerazione.
    Al termine delle formalità di rito M.Y. veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Vasto

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento