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  • Diserbanti sulla Trignina e il fiume sottostante raccoglie le schifezze

    Diserbanti sulla Trignina e il fiume raccoglie le schifezze, che poi finiscono in mare.

    Come ogni anno, in questo periodo, torna il problema dell’utilizzo dei diserbanti sulla Trignina. L’utilizzo di prodotti chimici lungo l’importante arteria stradale pone diverse problematiche di ordine sanitario e ambientale proprio perché la Ss 650 sovrasta e affianca il fiume Trigno.

    Proprio in questi giorni sulla fondovalle sono in azione i camion che cospargono di prodotti chimici i bordi della carreggiata al fine di ripulirla da erbacce. Sarebbe meglio intervenire meccanicamente, tagliando le erbacce, ma certo una spruzzatina di veleno è più comoda e veloce. Il problema è: cosa c’è in quei prodotti spruzzati ai bordi della strada che sovrasta e affianca il fiume Trigno?

    Recentemente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12-02-2014 il Decreto 22 gennaio 2014 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali:  “Adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante: «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi»”.

    Al punto A.5.5 il decreto prescrive le “Misure per la riduzione e/o eliminazione dell’uso dei prodotti fitosanitari e dei rischi sulle o lungo le strade. Le misure di riduzione o eliminazione dell’applicazione dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le strade devono essere volte alla
    massima limitazione dell’uso dei prodotti fitosanitari, attraverso l’utilizzo di metodi alternativi […]. Per tale finalità si prevedono le seguenti azioni: sostituzione, dall’entrata in vigore del Piano, dei prodotti fitosanitari che contengono sostanze classificate per la cancerogenesi, la mutagenesi e la tossicità riproduttiva; divieto di effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate stradali, durante la fase fenologica della fioritura. Utilizzare il diserbo meccanico e fisico (es. pirodiserbo) in tutti i casi in cui esso possa sostituire il diserbo chimico”.

    E ancora: “In particolare, occorre sostituire il diserbo chimico con il diserbo meccanico sui cigli e le scarpate stradali adiacenti alle aree abitate
    o comunque normalmente frequentate dalla popolazione, nonché nelle aree limitrofe ai ponti ed alle stazioni di servizio lungo le strade e autostrade con annessi punti di ristoro, applicando opportune misure di gestione del sistema dei cigli stradali, al fine di ridurre il più possibile l’attecchimento e la crescita delle malerbe (pacciamatura verde o con materiali inerti, ecc.)”.

    Inoltre il decreto impone di “programmare gli interventi che prevedono l’uso del mezzo chimico tenendo conto delle previsioni meteorologiche, evitando l’utilizzo di prodotti fitosanitari nei giorni in cui sono previste precipitazioni e nei giorni immediatamente precedenti”.

    Perché, evidentemente, la pioggia può veicolare le sostanze chimiche trasportandole nei fiumi e quindi in mare.

    E sulla Trignina, in questi giorni, cosa si sta usando? Quali sostanze chimiche? E si sta rispettando quanto previsto dal decreto ministeriale? Perché non si procede con il diserbo meccanico come previsto dal decreto?

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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