Emergenza idrica nel comprensorio Vastese, D’Alfonso: «Garantire diritto all’acqua potabile».
Il problema è stato posto dal senatore Luciano D’Alfonso all’attenzione del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa, della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Programmazione economica e investimenti Mario Turco.
«Sottopongo alla Vostra cortese attenzione l’appello sull’emergenza idrica rivolto dai 28 Sindaci dei comuni del comprensorio Vastese alle Autorità competenti a livello nazionale, regionale e locale a causa delle ripetute interruzioni del servizio di fornitura idrica. – si legge nella nota del senatore – Da anni ormai, l’ente gestore effettua interruzioni serali e notturne della fornitura idrica, con grave disagio per i cittadini delle zone interessate.
Negli ultimi giorni, ad aggravare la situazione, è intervenuta l’emergenza epidemica da Coronavirus, attualmente in fase crescente sull’intero territorio regionale. La preoccupazione, dunque, è che non si riesca a garantire il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari quale diritto umano, universale e fondamentale, in un contesto giornaliero nel quale l’igiene della persona e degli ambienti risulta essere una delle principali pratiche da adottare. A tal proposito, tengo a precisarVi che una delle cause accertate della carenza idrica in argomento sono le perdite, che arrivano anche al 70%, lungo l’intera rete di distribuzione, con conseguente consumo di un bene pubblico e, oggi più che mai, prezioso qual è l’acqua.
Da parte dei diversi esperti interpellati sono stati individuati una serie di possibili e risolutivi interventi; gli stessi richiederebbero una copertura economica per circa 30 milioni di euro. La stessa regione ha economia di risulta da cantieri in esecuzione pari a 10 milioni da poter dedicare al fabbisogno della provincia di Chieti. Per la copertura dell’intero fabbisogno, ai fini dell’efficacia del recupero idrico, servono altri 10 milioni che si possono trovare e si devono rendere disponibili, anche anticipandoli dalla nuova programmazione, visto l’impatto dell’elemento acqua con la condizione di Emergenza sanitaria che vive la provincia di Chieti nel quadro della pandemia del Coronavirus. Per tali ragioni, Vi sarei grato se, ciascuno per il proprio ambito di competenza, poteste attivarVi al fine di garantire, con urgenza e nell’immediato, il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari per i territori dei comuni abruzzesi interessati da questa ulteriore emergenza, anche attraverso la disponibilità di uno stanziamento economico utilizzabile per la realizzazione degli interventi necessari sia nel breve, sia nel medio periodo».