I militari della Stazione carabinieri forestale di Campobasso unitamente al Nucleo cinofilo Antiveleno di Frosolone hanno passato al setaccio con l’ausilio dei cani antiveleno una vasta area nei pressi del cimitero di Campobasso.
L’attività è scaturita a seguito di segnalazione di medico veterinario per sospetto avvelenamento di cani di proprietà avvenuto nella giornata del 15 c.m..
La zona è stata già in passato interessata da episodi dello stesso tipo.
Sono in corso le indagini per accertare l’autore di una condotta, quella di avvelenamento con esce o bocconi avvelenati, punita penalmente sia nel caso di morte dell’animale sia qualora quest’ultimo riesca a sopravvivere nonostante le sofferenze.
Purtroppo l’uso di esche avvelenate per l’uccisione di fauna selvatica e domestica è un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale che comporta un danno ecologico, economico ed affettivo.
Le motivazioni possono essere le più svariate e spesso ad essere colpiti sono animali diversi da quelli che si vorrebbe avvelenare perché ingeriscono le sostanze tossiche o direttamente o indirettamente tramite carcassa avvelenata.
Di fondamentale importanza, dunque, l’ausilio fornito dai cani antiveleno non solo per l’attività investigativa ai fini della ricostruzione della “dinamica del crimine” ma altresì per la bonifica del sito interessato ai fini della messa in sicurezza, anche a garanzia della salute del cittadino.
Pertanto, in caso di rinvenimento di esche o bocconi presumibilmente avvelenati o di animali con morte sospetta, potrà chiamarsi il numero 1515 per l’attivazione del Nucleo cinofilo antiveleno presso il Comando Stazione carabinieri forestale di Frosolone che da maggio 2016 opera h 24 su tutto il territorio regionale.
Esche avvelenate per uccidere i cani, la Forestale setaccia i boschi del Molise
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