Per il Tar del Lazio è corretta la fatturazione mensile delle bollette telefoniche e non quella 28 giorni. La decisione arriva dai giudici della terza sezione del Tribunale amministrativo, i cui giudici hanno respinto cinque ricorsi proposti da Wind Tre, Fastweb, Assotelecomunicazioni ed Eolo, Tim e Postemobile. Pubblicati i dispositivi, si attendono adesso le motivazioni delle sentenze.
Con i ricorsi proposti, le società telefoniche chiedevano l’annullamento della delibera dell’Agcom del 24 marzo 2017 recante modifiche alla delibera contenente “Misure a tutela degli utenti per favorire la trasparenza e la comparazione delle condizioni economiche dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica”, nonché tutti gli atti precedenti sul tema.
Le sentenze di oggi confermano la legittimità del Garante per le comunicazioni che ha indicato nella fatturazione solare quella da seguire e quella cui le società telefoniche avrebbero dovuto uniformarsi già dal giugno 2017.
Unc, ora consumatori siano risarciti – “Le scuse stanno a zero. Ora che viene confermata la bontà delle delibera dell’Autorità delle comunicazioni del 15 marzo, non ci sono più scusanti per le compagnie telefoniche ed i consumatori vanno immediatamente risarciti con le modalità già fissate dall’Authority nelle delibere del 19 dicembre”. E’ quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in una nota commentando la decisione del Tar del Lazio secondo cui è corretta la fatturazione mensile delle bollette telefoniche e non quella a 28 giorni. “Ora vanno stornati gli importi che le compagnie hanno indebitamente incassato a partire dal 23 giugno 2017, data di entrata in vigore della delibera di marzo” conclude Dona.
Codacons, Autorità sanzioni aumenti da aprile – Dopo la decisione del Tar che sancisce l’illegittimità delle fatturazioni telefoniche a 20 giorni, “le compagnie telefoniche devono restituire fino all’ultimo euro quanto hanno illegittimamente percepito inviando bollette ogni 28 giorni”. Si legge in una nota a firma del presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Per l’associazione di consumatori, adesso “si attende una pronuncia dell’Agcom, chiamata, assieme all’Antitrust, a pronunciarsi su una nostra denuncia in cui si chiede di intervenire contro gli aumenti delle tariffe praticate agli utenti che scatteranno il prossimo aprile, aumenti decisi dagli operatori proprio per compensare i mancati incassi dovuti allo stop alle bollette a 28 giorni”. Occasione questa per ricordare che “i consumatori italiani possono già adesso chiedere alle società telefoniche e alle pay-tv la restituzione delle maggiori somme pagate scaricando il modulo” disponibile sul sito del Codacons.