TERAMO – Sono stati centinaia i cacciatori che hanno risposto all’invito di un confronto con la Regione Abruzzo sui temi venatori, in queste ultime settimane al centro delle attenzioni legislative, giudiziarie e mediatiche.
Federcaccia Abruzzo ha voluto organizzare a Castelnuovo Vomano il confronto per rendere edotti i nuovi amministratori regionali delle difficoltà che da anni i cacciatori incontrano «a causa di una politica miope, molto spesso ottusa, che nella scorsa legislatura, come più volte denunciato anche sulla stampa, ha visto l’ex assessore Dino Pepe attore di provvedimenti sbagliati e che, comunque, hanno causato non pochi problemi a migliaia di cacciatori».
Obiettivo di Federcaccia è invece quello di «riuscire ad avviare un dialogo del tutto nuovo, che punta, attraverso il piano faunistico regionale e un accurato calendario venatorio, a una nuova stagione della caccia in Abruzzo». Presenti all’incontro il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, assessore delegato a caccia, pesca e agricoltura; il sottosegretario alla presidenza Umberto D’Annuntiis; il presidente della Commissione Caccia, Emiliano Di Matteo, il consigliere regionale della Lega Toni Di Gianvittorio e quello di “Abruzzo in Comune”, Sandro Mariani. All’incontro era presente anche il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura. Oltre a Federcaccia era presente anche Ivano Cirese presidente di Enalcaccia Abruzzo oltre ad associazioni di agricoltori.
Il presidente dell’Atc Vomano, Franco Porrini, in accordo con il presidente dell’Atc Salinello, Matteo Francioni, ha ripercorso cosa è accaduto negli ultimi anni, evidenziando quali sono le esigenze e le priorità che la Regione deve perseguire al fine di avviare procedure legittime sulla caccia. L’assessore Imprudente ha replicato ricostruendo le vicende che hanno portato «alla redazione di un calendario venatorio più attento e completo, rispetto al passato, ma che è stato ancora una volta portato al Tar da associazioni ambientaliste». Imprudente ha manifestato la volontà di «portare avanti attraverso la Commissione consiliare un lavoro partecipato per la redazione del nuovo Piano faunistico, ancor prima di arrivare all’esame della giunta regionale». Un passaggio apprezzato anche dal consigliere di opposizione Sandro Mariani che ha fatto mea culpa sugli errori della passata amministrazione di centrosinistra. Lo stesso Mariani ha invitato «a sostituire il personale degli uffici regionali della caccia al fine di inserire dipendenti con maggiore competenza».
«Si è trattato di un punto di svolta – ha commentato il presidente di Federcaccia Abruzzo, Ermano Morelli – abbiamo ricevuto un sacco di promesse che ci auguriamo si trasformino a breve in atti concreti. Diamo il tempo necessario a questa amministrazione per avviare quanto ha detto, ma siamo pronti a tornare all’attacco se, come in passato, i cacciatori non ricevono le giuste risposte. Apprezziamo la volontà dell’assessore Imprudente a dare un nuovo corso all’ufficio Caccia della Regione, così come, finalmente, ha preso impegno per il prossimo anno di portare già a inizio giugno in approvazione il calendario venatorio per evitare che i ricorsi blocchino l’apertura della stagione venatoria, cosa che succede da anni. Come Federcaccia siamo sempre a disposizione per suggerimenti, consigli tecnici e supporti scientifici. Ci auguriamo che già tra poche settimane ci siano i segnali di cambiamento così come promesso nel corso dell’incontro».
Federcaccia Abruzzo flirta con la Regione, ma la stagione venatoria non parte
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