«Abbiamo assistito questa mattina alla conferenza stampa del Presidente Marsilio con un misto di indignazione e incredulità. Indignazione per il grave danno all’Abruzzo determinato da un aumento consistente delle tasse che creerà difficoltà a famiglie e imprese; incredulità per la superficialità con la quale il Presidente e i suoi consiglieri stanno certificando il loro totale fallimento politico e amministrativo. Dopo sei anni di Governo hanno portato la Regione in uno dei punti più bassi della sua storia, con duecentomilioni di euro di debiti in Sanità, il rischio del commissariamento e un aumento delle tasse fino a 100 euro al mese per i redditi superiori ai 28 mila euro lordi annui».

Così in una nota stampa il Senatore Michele Fina del Pd. «Appena un anno fa, durante la campagna elettorale, hanno nascosto la verità dei conti e preso in giro gli elettori parlando di modello sanitario da esportare. Oggi invece sono costretti ad ammettere il buco di bilancio dopo aver fatto una legge mancia per accontentare gli amici politici che vale 22 milioni di contributi a pioggia, circa la metà della manovra per l’aumento delle tasse.

E’ molto significativo che tutto questo accada in Abruzzo, regione nella quale è stata eletta la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Quello dell’Abruzzo è un caso nazionale, dunque, che dimostra il vero volto di questa destra: meno sanità pubblica, leggi mancia e più tasse al ceto medio, con buona pace di Lega e Forza Italia. Contro le tasse di Marsilio lanciamo una raccolta firme che, come per i tribunali, possa dare voce a migliaia di cittadine e cittadini danneggiati da questo modo di Governare la Regione e il Paese. Invitiamo tutti gli abruzzesi a firmare e dare forza a questa battaglia».