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  • Goletta Verde in Molise: tre campioni su quattro oltre i limiti di legge, la depurazione non funziona

    Anche quest’anno non ci sono buone notizie per il Molise, su 4 punti campionati da Goletta Verde 3 sono risultati fuori dai limiti di legge. Questi i risultati presentati oggi in conferenza stampa a Termoli da Goletta Verde, la campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute di mare e coste. Alla conferenza sono intervenuti Laura Brambilla, portavoce Goletta Verde, Giorgio Arcolesse, direttore Legambiente Molise APS, Silvana Ciciola, assessore all’ambiente Comune di Termoli, Fiorenza Del Borrello, assessore all’ambiente del comune di Montenero di Bisaccia, Marco Paolilli, Responsabile Coordinamento dell’Area 3 – CONOU e Federica Forte, Capitano di Corvetta in rappresentanza della Capitaneria di Porto di Termoli.

    I campionamenti lungo la costa del Molise sono stati eseguiti dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde il 23 giugno 2025. Sono 4 i campioni prelevati, dei quali 1 a mare e 3 presso foci di fiumeTutti i prelievi effettuati in foce hanno fatto rilevare, alle analisi microbiologiche svolte da un laboratorio presente sul territorio, cariche batteriche ben oltre i limiti. In particolare, Il giudizio di Fortemente inquinato è stato assegnato ai punti Foce Sinarca e Foce Biferno, entrambi nel comune di Termoli (CB), mentre al punto Foce Trigno, a Montenero di Bisaccia (CB) è stato assegnato il giudizio di Inquinato.

    Entro i limiti il prelievo effettuato a mare, presso il Lungomare C. Colombo Spiaggia S. Antonio, a Termoli (CB).

    REGIONEPVComunePUNTOGIUDIZIO
    MoliseCBTermoliLungomare C.Colombo – Spiaggia S. AntonioEntro i limiti
    MoliseCBTermoliFoce SinarcaFortemente inquinato
    MoliseCBMontenero di BisacciaFoce TrignoInquinato
    MoliseCBTermoliFoce BifernoFortemente inquinato

    “I dati presentati oggi confermano che in Molise abbiamo un problema con la depurazione delle acque – dichiara Giorgio Arcolesse, direttore Legambiente Molise. La foce del fiume Biferno è storicamente un punto critico, e la situazione non migliora con il passare del tempo. La foce del Trigno invece, dopo il miglioramento dello scorso anno, ha avuto un peggioramento importante passando da una concentrazione di batteri fecali entro i limiti, a una superiore ai limiti di legge. La foce del Sinarca per la prima volta dopo la realizzazione del nuovo depuratore è risultata fortemente inquinata, e questo dimostra che non basta fare nuovi investimenti per risolvere totalmente le criticità. Bisogna indagare su quali siano le cause di questi risultati così allarmanti, e lavorare perché queste situazioni possano essere risolte una volta per tutte. Per quanto riguarda il punto a mare, nella spiaggia Sant’Antonio, questo è l’ultimo anno che campioneremo questo punto perché i problemi segnalati negli anni passati sono stati superati”.

    “Goletta Verde naviga i mari italiani da quasi 40 anni con lo scopo di denunciare criticità che minacciano il nostro litorale per una mancata o inefficiente depurazione – dichiara Laura Brambilla, portavoce Goletta Verde – affinché si tuteli la salute dei bagnanti e l’integrità degli ecosistemi naturali. La situazione del Molise è in linea con la tendenza che abbiamo riscontrato nelle 5 regioni che abbiamo visitato, ovvero le criticità si presentano quasi sempre alle foci dei fiumi. Goletta Verde non vuole sostituirsi alle autorità che hanno la competenza di rilasciare dati sulla balneazione. Noi facciamo campionamenti puntuali, per avere una fotografia istantanea dei punti presi in esame. Il nostro scopo è informare i cittadini e supportare le amministrazioni pubbliche alla risoluzione di problemi anche annosi, come quelli che riscontriamo da ormai molto tempo nelle foci dei fiumi molisani”.

    Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili. In particolare, l’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Partner principali della campagna sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.

    Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti. 

    “Il nostro impegno quotidiano è recuperare l’olio usato fino all’ultima goccia, perché sappiamo quanto sia prezioso evitare che finisca nell’ambiente. È una forma di tutela concreta che guarda al domani, e che ci unisce da sempre allo spirito di Legambiente e dei suoi giovani attivisti” – dichiara Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro-Sud. Stiamo lavorando anche per migliorare i servizi nei porti turistici, rendendo più semplice e accessibile per i diportisti il conferimento corretto dell’olio usato. La missione del CONOU si fonda su un duplice principio, raccogliere e rigenerare, che abbiamo realizzato con continuità ed efficacia. Un modello virtuoso che oggi può ispirare l’Europa e le nuove filiere dell’economia circolare, sempre più orientate a trasformare i rifiuti in risorse, anziché disperderli nei nostri mari e nell’ambiente”.

    Il monitoraggio scientifico     

    I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.    

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