Il «defibrillatore» della democrazia ha funzionato. La definizione, coniata dall’onorevole Luciano D’Alfonso per auto definirsi nel corso della sua visita a Castelguidone, sembra essere davvero azzeccata, quasi profetica. Fino due giorni fa non si parlava affatto delle imminenti elezioni amministrative di Castelguidone; nelle ultime ore invece e guarda caso dopo il blitz in paese del parlamentare del Pd, cominciano a spuntare candidati come funghi.
Già nel corso dell’incontro improvvisato all’interno del bar del paese tra D’Alfonso e la cittadinanza si era avuta la prima notizia di una candidatura. Una persona del posto si è infatti presentata all’onorevole quale «candidato con la lista del dottor Di Paolo». Il medico in questione è l’ex primo cittadino di Bucchianico e già consigliere provinciale Mario Di Paolo, professione ginecologo, originario proprio di Castelguidone.
In una nota inviata alla stampa di zona, ma non alla nostra testata giornalistica grazie alla quale si è innescato il dibattito sulle amministrative di Castelguidone, il medico spiega: «Devo subito far presente che a Castelguidone non c’è nessuna democrazia da ripristinare e che, almeno dal 1945 la democrazia c’è sempre stata. Sono nato a Castelguidone qualche lustro dopo la fine della guerra da un padre che lavorava nel distretto di Schiavi di Abruzzo come cantoniere provinciale ed ho fatto gli studi liceali e l’Università a Chieti, rimanendo quindi ben radicato fino alla laurea nel mio territorio. Essendo qui nato ed essendovi a lungo vissuto, anzi avendo conservato rapporti stretti sul piano professionale sia con Castelguidone che con gli altri Comuni del comprensorio, ed amando e prediligendo la
vita quieta, tranquilla e salutare delle nostre colline e montagne e passandovi festività e weekend, posso ben dire che di questi posti conosco vita, miracoli, problematiche e criticità.
Per questo ho deciso di organizzare la presentazione di una lista che sarà costituita da persone tutte rigorosamente del posto, residenti o con profonde radici con il nostro paese. La nostra lista non avrà evidenti colorazioni politiche, di destra o di sinistra per intenderci, ma può ben considerarsi di ispirazione civica, finalizzata a contribuire a trovare soluzioni per evitare il continuo e massiccio spopolamento delle zone interne e individuare nuove possibilità per renderle più vivibili ed attrattive».
Poi il ginecologo si lancia in un’accusa gratuita nei confronti del parlamentare del Pd, ignorando l’opportunità rappresentata da un deputato della repubblica che si mette al servizio del piccolo Comune: «Il timore paventato da qualche fantasioso politico è del tutto infondato; se, quindi, vogliamo ravvivare le prossime elezioni comunali con una pluralità di persone, di idee e di proposte, almeno un’altra lista sarebbe la benvenuta e saremo pronti a confrontarci democraticamente. Ma dichiariamo fin d’ora la nostra ferma contrarietà a imposizioni calate dall’alto, portate avanti da qualche potente, nato e cresciuto in altre zone d’Abruzzo, che nulla ha mai avuto a che fare con l’alto Vastese: non siamo una colonia da conquistare. I politici possono ben interessarsi anche di tutte le zone e comprensori del
nostro Abruzzo, ma non devono farlo una volta ogni cinque anni e solo in coincidenza di elezioni, politiche o amministrative che siano, con l’esclusiva finalità di un tornaconto politico di parte».
Evidentemente il ginecologo Di Paolo pensa davvero che l’onorevole D’Alfonso abbia “bisogno” di Castelguidone per un non meglio precisato e infondato «tornaconto politico». Al netto di queste questioni, che attengono forse alla miopia politica di chi si appresta ad amministrare un Comune di minuscole dimensioni, l’altra notizia è che ci sarà almeno un’altra lista del posto, quella che si collocherebbe in linea di continuità con l’esperienza amministrativa dell’ex sindaco Mario Cicchillitti. In paese, infatti, circola insistentemente la voce della candidatura alla carica di sindaco di Pino Di Paolo, già consigliere comunale e attento lettore e commentatore delle vicende locali, sia pure domiciliato momentaneamente altrove per lavoro. Quando mancano pochi giorni alla presentazione delle liste, dunque, si profila un duello tra Di Paolo a Castelguidone: i residenti dovranno decidere chi tra Mario e Peppino farà il sindaco per i prossimi cinque anni. Sempre che non spunti un’altra lista, magari con a capo una candidata sindaca…