AGNONE. Il Comune di Agnone batte cassa e mette in vendita diversi immobili di proprietà. Alle prese con trasferimenti statali sempre più irrisori, l’amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Marcovecchio decide di mettere all’asta i gioielli di famiglia. L’obiettivo è introitare denaro al fine di garantire il pareggio di bilancio e magari rinvestire gli utili in opere pubbliche e servizi per la collettività. Tra i beni acquistabili spicca senza ombra di dubbio lo storico Chalet fino a qualche mese fa gestito da un privato e oggi chiuso. La struttura in località Tiro a Segno, a ridosso degli impianti sportivi quali palasport, campo indoor da calcetto, piscina e campo da tennis, luogo di incontro e svago per intere generazioni, è stata valutata 130 mila euro. La struttura, che architettonicamente assomiglia ad una baita di montagna, oltre ad essere immersa nel verde, vanta un ampio parcheggio, un parco giochi per bambini e nel retro una pista da ballo all’aperto. Negli anni ’80, sotto la gestione della famiglia Di Toro, lo Chalet Belsito è stata la metà preferita di centinaia di giovani, famiglie e turisti. Ad inauguralo nel giugno del 1967 niente di meno che il sottosegretario all’Interno, Remo Gaspari, due anni più tardi destinato a diventare ministro dei Trasporti e dell’Aviazione civile. Altro pezzo pregiato che finisce sul mercato è il Caffè del Lettarario – Jovine in piazza Plebiscito nel cuore del centro storico. Locale elegante, frequentato da intellettuali, scrittori, giornalisti, spesso ospitata convegni, dibattiti e ricevimenti e nelle ore notturne vive la movida locale. Il prezzo fissato per acquistarlo è di 140 mila euro. Tra i beni più costosi i due rifugi di Pietra del Melo e Santa Lucia la Posta rispettivamente quotati 200 e 135 mila euro. Si tratta di due immobili calati in un contesto dall’altissimo valore naturalistico – ambientale che potrebbe far gola ad imprenditori operanti nel settore turistico. Stesso discorso vale per il rifugio di Montescalbarone il cui prezzo base è stato fissato a 30 mila euro. Ma non è tutto. Tra i beni che Palazzo Verdi ha deciso di cedere figurano anche tre ex scuole situate in località Petronero (50mila euro), nella frazione di Fontesambuco (65mila euro) e in contrada Marzovecchio (40mila euro). Infine l’offerta da parte del Comune vede pure la cessione di una abitazione in vico Mancinelli al modico prezzo di 10mila euro, perché di questi tempi e vista l’austerity tutto fa brodo soprattutto se bisogna fare i conti con bilanci di previsione, debiti, frane e chi più ne ha più ne metta…
Immobili, Comune di Agnone mette in vendita i “gioielli di famiglia”
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