«Troppe sono le aziende che non riescono a garantire le norme contenute nell’ultimo DPCM dell’11 marzo 2020 sulla salute e la sicurezza a di tutti i lavoratori impegnati nei cicli produttivi. In molte aziende, non è possibile mantenere le distanze di sicurezza, per farlo occorrerebbe ridisegnare tutti i layout, inoltre non sono sempre reperibili tutti i dispositivi di protezione individuale. In moltissime aziende non si riesce a conciliare le necessità produttive con la corretta applicazione delle norme per la salvaguardia della salute dei lavoratori. È per questo che sono iniziate delle azioni di protesta che in taluni casi sono sfociate in veri e propri scioperi. A tal fine chiediamo al Governo di assumere quanto prima tutte le iniziative atte a salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori anche del mondo industriale. Chiediamo inoltre di prevedere quanto prima e per tutto il territorio nazionale, ammortizzatori sociali in grado di sostenere le difficoltà che il mondo del lavoro sta riscontrando in questi giorni».
E’ quanto si legge in una nota indirizzata al premier Conte e siglata dai segretari nazionali Ugl Chimici – Agroalimentare e Metalmeccanici, Luigi Ulgiati, Paolo Mattei e Antonio Spera.