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  • It-Alert molisano “sconfina” nell’Alto Vastese

    Il sistema di allarme It-Alert, sperimentato ieri mattina in Molise, non riconosce, e per fortuna, i confini amministrativi segnati dal fiume Sente, quelli che separano l’Alto Molise dall’Alto Vastese; due Province e due Regioni differenti, ma una sola comunità. Nella mattinata di ieri, infatti, all’orario previsto, intorno a mezzogiorno, anche i “cugini” abruzzesi dell’Alto Vastese hanno ricevuto il messaggio di allerta, nonostante in Abruzzo il test sia ufficialmente in programma per il giorno 26 settembre prossimo.

    Un test da parte del sistema nazionale di allertamento telefonico, via sms e via internet, per comunicare, da parte delle autorità e della Protezione civile, in modo rapido e capillare informazioni utili alla popolazione in caso di eventi emergenziali come calamità naturali, incidenti rilevanti o situazioni di alto rischio sanitario. L’esperienza del Covid è servita di insegnamento.

    L’esercitazione di ieri è stata finalizzata a testare il funzionamento del sistema, per «verificare l’efficacia e l’affidabilità della piattaforma di gestione dell’allerta e dei canali di comunicazione attivati», come hanno spiegato gli stessi uffici comunali di Agnone ai propri concittadini. Affidabilità ed efficacia che probabilmente sono andate ben oltre i parametri che ci sarebbe aspettati di avere, se è vero, come è vero, che anche nei centri montani dell’Alto Vastese, come ad esempio a Schiavi di Abruzzo o a Castiglione Messer Marino, il messaggio di allarme è stato ricevuto.

    Nessuna falla nel sistema, nessuna distrazione, come ha subito pensato qualcuno che si crede più furbo o informato, perché intuibilmente, in caso di calamità naturali ad esempio, la furia della natura non verrebbe certo arginata da un confine amministrativo. Anche in caso di incidenti rilevanti o situazioni di rischio sanitario il confine tra l’Alto Molise e l’Alto Vastese non avrebbe alcun senso in termini di contenimento, perché l’emergenza abbraccerebbe tutti i territori e i centri abitati contermini.

    Quegli stessi confini che It-Alert, per fortuna, non riconosce e non considera, valgono invece e purtroppo per altri servizi al cittadino, uno su tutti quello sanitario, con il collegato problema della mobilità passiva; ma questo è evidentemente un altro discorso. It-Alert ha funzionato e funziona alla perfezione; speriamo serva il meno possibile. 

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