CASTIGLIONE MESSER MARINO – Ci vuole coraggio per fare l’infermiera e ce ne vuole ancor di più per scrivere un post come quello postato in rete, sui social, da Manuela Di Domenica, infermiera del 118 di Castiglione Messer Marino. La stupida “caccia” al primo paziente positivo al Covid19 a Castiglione Messer Marino è finita, perché appunto Manuela, da grande professionista e donna quale è, ha deciso responsabilmente di fare una sorta di outing, di dichiarare a tutti che è lei, l’infermiera sempre a disposizione di tutti, la paziente “zero” di Castiglione.
Leggete e imparate, dalle vibranti parole di Manuela, cosa significa essere una donna, essere una infermiera, essere una donna infermiera:
«Ho pensato e ripensato se scrivere qualcosa sulla mia triste situazione perché come dice il Papa il silenzio è preghiera, ma sono anche una cittadina corretta e leale e voglio informarvi sul mio caso di positività al covid 19 che purtroppo mi è stata riscontrata. Vi voglio tranquillizzare tutti: i protocolli sono in atto per il bene di tutti i castiglionesi. I medici e la Asl sono rigorosi in questo. Siamo in buone mani. Io sono fino ad adesso asintomatica e così i miei familiari e spero che lo saremo per tutta la convalescenza. Sono stata sempre attenta, indossando i dispositivi di sicurezza, anche se sono uscita pochissimo come da prescrizioni. Ritengo importante però aggiungere che io non ho colpe, non merito certi commenti perché sono un soldato che sta facendo una guerra in prima linea. Come sempre mi sono spesa per il bene di Castiglione, combattendo per ottenere la nostra sacrosanta postazione di 118, tanto preziosa in ragione della lontananza dagli ospedali attrezzati. Lo sapete, mi conoscete tutti e siete a conoscenza del mio rispetto delle regole: essere positivi covid non è una colpa è una “sfortuna” soprattutto per chi lavora per aiutare il prossimo. E’ una brutta sensazione quella di sentirsi dei possibili untori per sé, per la famiglia, è umiliante, desolante essere rinchiusi in una camera pensando e sentendosi come appestati. Credetemi, è dura. Io sono isolata dai miei affetti e da tutti e so che lo faccio per il bene di tutti, ma per favore ricordatevi che essere malati non può essere una colpa, essere malati non può farci dimenticare che prima o poi gli altri siamo noi».
Manuela, grazie per questa tua lezione di vita e in bocca al lupo per una pronta guarigione. Castiglione, l’Alto Vastese, tutto il territorio hanno bisogno di te, della tua professionalità e della tua umanità. Con tutta la stima e la riconoscenza possibili.
Francesco Bottone
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