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  • L’assessore arrestato si dimette dalla carica, perde pezzi la giunta Frattura

    Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha ricevuto le dimissioni dalla carica assessorile da parte di Massimiliano Scarabeo, coinvolto in vicende giudiziarie. La nota di dimissioni è stata protocollata dagli uffici regionali.

    L’assessore regionale del Molise è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Guardia di Finanza relative a presunte frodi e truffe proprio ai danni della Regione. Con lui ai domiciliari anche il fratello Gabriele, imprenditore.

    Poche ore dopo il suo arresto, ieri, Scarabeo, attraverso i suoi legali, ha annunciato le dimissioni dalla carica di assessore.
    ”Una tale determinazione – hanno spiegato gli avvocati Mariano Prencipe e Danilo Leva – viene assunta per rispetto istituzionale seppure la vicenda in questione, rispetto alla quale Scarabeo viene coinvolto quale presunto amministratore di fatto di alcune imprese, non ha ad oggetto l’azione amministrativa o politica dello stesso. Convinti dell’assoluta estraneità ai fatti contestati – hanno aggiunto – al più presto sarà presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Campobasso avverso una misura che consideriamo profondamente ingiusta”.
    Il governatore Paolo Frattura dal canto suo ha parlato delle dimissioni come “atto dovuto all’Istituzione, al partito, alla popolazione e alla sua stessa persona che potrà approntare la difesa con la dovuta serenità”.

     

    Procura, responsabilità accertate in maniera inconfutabile –Durante la conferenza del Procuratore Paolo Albano è emerso che le indagini “hanno accertato in maniera inconfutabile” la responsabilità dei due fratelli. “Essi sono gli amministratori di fatto della Elcom, nonostante che al vertice della stessa figuri uno dei suoi dipendenti, nominato formalmente amministratore delegato, ma in realtà privo di ogni potere gestionale. L’Assessore, in particolare, sebbene non ricopra alcuna carica in seno all’azienda, risulta occupare l’ufficio di presidenza della stessa, come peraltro accertato nel corso di una perquisizione mirata effettuata lo scorso mese di febbraio”. I finanziari hanno appurato, inoltre, “che la stessa Elcom ha beneficiato, negli anni dal 2012 al 2014, di un contributo POR FESR 2007-2013 (fondo strutturale relativo allo sviluppo regionale asse innovazione e imprenditorialità per la promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività) per circa 122.000 euro, istruito, approvato e corrisposto dagli uffici regionali facenti capo all’assessore Scarabeo. I beni strumentali, oggetto del finanziamento, cartolarmente di nuova acquisizione, in realtà erano riferibili a macchinari e attrezzature già in possesso della Elcom, in quanto acquistati in anni precedenti”. Anche per questo scopo “sono state utilizzate alcune fatture false emesse da una società riconducibile ad un imprenditore isernino. Inoltre, al fine di superare eventuali controlli, i macchinari in questione sono stati riverniciati, in modo da apparire nuovi di fabbrica”. Le indagini proseguono anche nei confronti di altre persone, al momento indagate a piede libero, e mirano all’accertamento di ulteriori responsabilità penali.

     

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