AGNONE. “No ad un centro per curare i malati affetti da Coronavirus provenienti da altri centri, l’ospedale Caracciolo va potenziato in maniera credibile sotto altri aspetti. Credo che il mio pensiero sia quello dell’intera cittadinanza che chiede posti di terapia intensiva per i residenti del territorio”. Lorenzo Marcovecchio, sindaco della cittadina altomolisana, replica così alle affermazioni del gruppo di minoranza ‘Nuovo Sogno Agnonese’ che aveva lamentato nuove opportunità per la struttura sanitaria. “In un momento particolarmente delicato, il centrosinistra ha perso una buona occasione per restare in silenzio”. Marcovecchio, inoltre, respinge al mittente le accuse di una mancata campagna si informazione. “Evidentemente la minoranza è poco avvezza ad usare i social altrimenti si sarebbe accorta che il Comune di Agnone ha una pagina Facebook, un canale WhatsApp, Telegram e quotidianamente manda indicazioni alla cittadinanza per informarla su quanto accade. Inoltre ci stiamo attrezzando con l’impianto di filodiffusione che copre buona parte del centro urbano”. Ed ancora, il sindaco di Agnone interviene sul tema della tenda pre-triage da installare fuori l’ospedale. “Non stiamo con le mani in mano e in questi giorni continuiamo ad avere contatti con l’Asrem che deve darci i permessi necessari per montare la struttura la quale fungerà da supporto agli operatori del Pronto soccorso”. Infine, sulla mancata nomina dell’assessore alla Sanità, Marcovecchio precisa: “Lavoriamo in sinergia e anzi colgo l’occasione per fare un ringraziamento particolare al vice sindaco Edmondo Amicarelli, già assessore alla Sanità, che in questi giorni sta svolgendo un lavoro egregio come del resto tutti i componenti della giunta. L’opposizione può stare serena”.
Lorenzo Marcovecchio: “No ad un centro – Covid ad Agnone”
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