AGNONE. Ancora riflettori accesi sull’ospedale di Agnone. In particolare il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Regione, Andrea Greco, chiede ad Asrem l’invio di medici e macchinari per garantire assistenza in un piena emergenza sanitaria. Inoltre il consigliere pentastellato, ammonisce il dg Oreste Florenzano nell’attuare tagli che potrebbero penalizzare il laboratorio di Analisi.
“Il reparto di Medicina del ‘San Francesco Caracciolo’ resta aperto e funzionale, tuttavia, l’assunzione dei due nuovi medici non basta ad assicurare la corretta gestione dell’emergenza e fornire un’assistenza quotidiana all’utenza – esordisce in una nota Greco -. Al tempo stesso reputo grave come lo stesso reparto sia privo di una figura fondamentale quale il Direttore di Unità Operativa Complessa che ha il compito di programmare, organizzare e dare disposizioni al personale. E’ ora di smetterla di navigare a vista e usare due pesi e due misure senza tener conto delle reali esigenze di chi popola con sacrifici le aree interne continuamente vessate da decisioni che guardano prettamente ai numeri. Donato Toma è chiamato a dimostrarlo con i fatti e non solo con le parole. Per queste ragioni – reclama Greco – ho chiesto nero su bianco ad Asrem, in particolare al direttore generale Oreste Florenzano, di intervenire urgentemente affinché venga redatto un provvedimento ad hoc capace di intercettare la figura del primario. Visto il perdurare stato di emergenza ho ricordato ai vertici Asrem come si possono trattenere in servizio, anche in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza, i dirigenti medici e sanitari”. A questo punto Greco indica la strada da seguire. “Sempre in ottica emergenziale e anche in assenza di un accordo-quadro, l’Azienda sanitaria può procedere all’assunzione di specializzandi in Medicina, per un massimo di 12 mesi. Mi risulta che per il ‘Caracciolo’ ci sia la concreta possibilità di agire in questa direttrice. Infatti dopo l’espletamento dell’ultimo concorso per l’assunzione di due medici è risultato idoneo uno specializzando il quale potrebbe essere chiamato a prendere servizio da subito”. Dopodiché il tiro viene spostato su quanto rischia di accadere per il laboratorio Analisi. “Resta inaccettabile e sconveniente l’ipotesi del trasferimento dello screening per il sangue occulto delle feci – sottolinea il consigliere regionale – che si esegue nel Laboratorio Analisi di Agnone – parliamo di circa 30mila esami – presso il laboratorio Analisi centrale di Campobasso, già gravato dello screening dei tamponi Covid-19, con conseguente trasferimento del personale da Agnone a Campobasso. Quest’ultima decisione, qualora accertata – aggiunge – sarebbe un atto gravissimo considerato che il laboratorio di Analisi del Caracciolo è dotato di un organico appena sufficiente, e deve assicurare servizi indispensabili ad una struttura con posti per acuti e in presenza di un Pronto soccorso. Inutile ribadire che siamo di fronte a scelte intollerabili, le quali, se non saranno risolte mi costringeranno ad attivarmi in ogni sede per tutelare il diritto alla salute di chi da troppo tempo subisce continue prevaricazioni e tagli indiscriminati”. Infine l’affondo sul mancato invio in alto Molise di strumentazione all’avanguardia per effettuare i tamponi. “E’ inspiegabile come Asrem, tramite donazioni derivanti dalla Banca d’Italia, abbia assegnato ai nosocomi di Campobasso, Termoli e Isernia una strumentazione capace in 20 minuti di ottenere il risultato di positività o negatività al virus Sars-CoV, ma nulla ha previsto per il Caracciolo. Invito dunque il direttore generale di Asrem – conclude – ad acquistare e attivare, senza ulteriori indugi, presso il laboratorio di Analisi di Agnone un macchinario per eseguire tamponi rapiti in tal modo da garantire la piena ed efficiente funzionalità di un ospedale, l’unico in regione, riconosciuto di Area particolarmente disagiata e rimasto Covid – free per tutta la durata dell’emergenza”.