ISERNIA – La mancata ristatalizzazione dell’ex SS 86 dal tratto che va da Pescolanciano e fino a Castiglione Messer Marino, provoca l’ira del consigliere provinciale Roberto Amicone che senza mezzi termini accusa l’ente di via Berta nonché il consigliere di maggioranza Daniele Saia di lassismo.
“Dopo la ferma presa di posizione da parte del presidente del consiglio regionale Vincenzo Cotugno che scrive a Frattura e Nagni rimproverandoli della scarsa considerazione che la provincia di Isernia ha avuto nella scelta delle strade da ristatalizzare e cedere all’Anas – scrive Amicone, capogruppo di maggioranza al Comune di Agnone – rimaniamo sorpresi che dall’Ente Provincia poco o niente viene detto che su 145 km di strade provinciali passate allo Stato, 130 ricadono nella provincia di Campobasso”.
“In considerazione della condizione deficitaria delle Provincie per queste strade e per le popolazioni che vi insistono risulterebbe di grande vantaggio questo passaggio che garantirebbe loro manutenzione e miglioramento”, sottolinea ancora Amicone.
“Eppure – prosegue – qualche mese fa l’amministrazione Marcovecchio, riprendendo una delibera della precedente amministrazione Carosella, ha chiesto nuovamente di far inserire in quell’elenco di strade anche un tratto della ex S.S. 86 Istonia con un vivace dibattito sulla opportunità di puntare sul tratto bivio Montagna ingresso galleria Pescolanciano piuttosto che bivio Montagna –Fondovalle del Verrino-Castiglione M.M”.
Infine Amicone non risparmia critiche nei confronti del consigliere Daniele Saia suo collega in consiglio comunale ad Agnone.
“Preoccupante risulta a riguardo il silenzio del consigliere provinciale delegato Daniele Saia che invece troviamo sorridente nei social mentre insieme all’amico Cacciavillani si pavoneggia con un selfie proprio con il Ministro competente Graziano Del Rio. Ci auguriamo che, come auspicato dal presidente Cotugno, questo elenco possa essere implementato con l’accoglimento della istanza del Comune di Agnone e che la intera Provincia possa essere rivalutata anche alla luce delle imminenti consultazioni regionali e della funesta legge elettorale che abbisogna assolutamente di una rivisitazione finalizzata al riequilibrio di rappresentanza tra le due Provincie”.