Audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, questa mattina, per i rappresentanti dell’Ordine dei Giornalisti, che hanno espresso le loro considerazioni sullo schema di decreto legislativo recante la revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il presidente facente funzioni del Consiglio nazionale Santino Franchina e i presidenti degli Ordini regionali di Abruzzo e Molise, Stefano Pallotta e Antonio Lupo, insieme al vice presidente Domenico Bertoni, sono stati auditi dalla Commissione presieduta dal senatore Salvatore Torrisi.
Il presidente Franchina ha stigmatizzato la previsione dell’accorpamento di Abruzzo e Molise in un unico collegio per l’elezione dei consiglieri nazionali che “penalizza in particolare l’Ordine del Molise; esso, infatti, avendo un minor numero di iscritti, non riuscirà quasi mai a eleggere i propri rappresentanti”.
Su questo tema sono intervenuti i presidenti degli Ordini di Abruzzo e Molise Pallotta e Lupo che hanno argomentato le ragioni a sostegno dell’autonomia regionale.
Il presidente dell’Ordine del Molise, Antonio Lupo, ha affermato che “è sacro il diritto alla rappresentanza delle minoranze linguistiche ma il Molise non può essere punito in quanto minoranza sì, ma purtroppo di lingua italiana”.
“Fin quando sarà in vigore la Costituzione italiana che riconosce 20 regioni” ha affermato il vicepresidente Bertoni “il Molise dovrà avere la stessa dignità delle altre autonomie regionali”.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, ha sostenuto la necessità di “una più equa redistribuzione della rappresentanza nazionale tra le regioni, garantendole tutte e scongiurando artificiosi o surrettizi accorpamenti”.
Tra gli interventi da segnalare, quello del senatore Mario Mauro, che ha sottolineato come in questi ultimi anni il Molise sia stato molto penalizzato proprio dalle politiche degli accorpamenti, con gravi effetti sul sistema socio- economico, nonché su quello istituzionale. Anche altri senatori si sono detti contrari a forme di accorpamento, come il vicepresidente della Commissione, Claudio Fazzone.
Il senatore molisano Roberto Ruta ha ricordato che un ordine del giorno da lui presentato, votato in aula e fatto proprio dal Governo nella legge delega, assicura la rappresentanza in Consiglio nazionale di tutte le regioni, quindi anche il Molise.
Per Ruta nel futuro decreto legislativo si dovrà sicuramente tener fede a quest’impegno politico, evitando assurde difformità rispetto a quanto già sostenuto proprio dal Governo nazionale.