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  • Ospedale di Agnone, don Francesco Martino ne ha per tutti: “Dove sono Comune, Frattura e comitati?”

    AGNONE – “Il Pronto soccorso di Agnone rispetterà tutti i requisiti per essere definito tale”. E’ quanto fu detto da Paolo di Laura Frattura e Antonio Forciniti durante il blitz dell’8 giugno scorso nella biblioteca del ‘San Francesco Caracciolo’.

    E’ passato più di un mese e don Francesco Martino in un post su facebook accusa: “Da oggi, il pronto soccorso sarà gestito h24 dal 118. In molti dicono che si tratti di una soluzione temporanea ma in realtà il piano parallelo di renderlo un punto di primo intervento per via amministrativa – articola il prete – e quindi arrivare alla trasformazione definitiva del presidio in una futura casa della salute, va avanti”.

    Don Martino, non nuovo a sollevare casi eclatanti che riguardano la struttura di area disagiata prosegue: “Dicono che non hanno il personale: bugiardi!  Chiudono la Chirurgia e mettono tutto il personale nelle mani del primario di Isernia, Vigliardi che vuole portare gli infermieri di Agnone al Veneziale”.

    Ed ancora sottolinea don Francesco: “Sbattono altrove l’ortopedico, non organizzano il supporto chirurgico per il pronto soccorso, anzi spingono due chirurghi ad andare in pensione (tutti e 3 che assicuravano il pronto soccorso), rendono impossibile il day-surgery che fino ad oggi si faceva tranquillamente con una circolare asfissiante in nome dell’ipocrisia sulla necessità di garantire la sicurezza, chiudono pure la portineria ed hanno in mente di distruggere pure la cappella dopo aver cancellato, con la cessazione del mio rapporto di lavoro, anche l’assistenza religiosa dovuta per legge e fanno la commedia di chiamarlo ospedale di area disagiata”.

    Il parroco di Belmonte del Sannio ne ha anche per amministratori comunali, comitati e cittadini. “Dove sono?” chiede. Infine stoccate al vetriolo per Sosto, Lucchetti e Forciniti. “Grazie per le vostre continue prese in giro. Come per la Dialisi quando con una lettera della Regione e con una dichiarazione alla Tgr Molise del direttore generale venne assicurato ai pazienti che il servizio vitale sarebbe stato garantito h24, invece, con l’ipocrisia di dover risolvere una illegalità di troppe reperibilità del medico, lo si è ridotto chiuderlo di fatto nelle ore notturne”. A riguardo sempre in quel famoso blitz, Forciniti promise l’arrivo di un secondo nefrologo. Don Francesco e gli agnonesi lo stanno ancora aspettando come l’accordo interregionale con la Regione Abruzzo sbandierato ai quattro venti.

    A proposito in una recente intervista al nostro portale, Silvio Paolucci, assessore alla Sanità abruzzese sugli accordi interregionali ha dichiarato: “Noi come Regione siamo pronti, aspettiamo segnali dal Molise”. Campa cavallo….

     

     

     

     

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