Riconoscimento del Caracciolo quale ospedale di Area particolarmente disagiata: il consiglio comunale approva il documento proposto dal gruppo ‘Agnone Identità e Futuro’. Ad illustrarne i contenuti il consigliere di minoranza nonché reumatologo, Franco Paoletti che ha inteso rimarcare il lavoro svolto in un recente passato dall’ex manager Giovanni Di Pilla, don Francesco Martino e dal consigliere regionale del M5S, Andrea Greco.
“L’importanza dell’iniziativa – afferma in una nota stampa Vincenzo Scarano, capogruppo di Agnone Identità e Futuro – sta nel fatto che, per la prima volta, nella sede istituzionale del Consiglio Comunale, tutte le forze politiche sono convenute in merito alle caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere l’ospedale Caracciolo quale ospedale di Area particolarmente disagiata. Inoltre, abbiamo anche proposto di far valere la Strategia Nazionale Aree Interne e, nello specifico, della Strategia d’Area Alto Medio Sannio. In questa proposta – aggiunge Scarano – sono previsti interventi sanitari e socio-assistenziali (quale, ad esempio, la Telemedicina per pazienti affetti da scompenso cardiaco), che, nella logica dello sviluppo della medicina di territorio, integrerebbero i servizi che potrebbe offrire l’ospedale di Area particolarmente disagiata San Francesco Caracciolo. Ciò renderebbe complementari i servizi sanitari e giustificherebbe l’esistenza dell’ospedale ad Agnone. Tale soluzione comporterebbe una drastica riduzione dei costi a carico della Regione Molise, tenuto conto del fatto che alcune spese sarebbero sostenute con i Fondi Strutturali Europei già finanziati: il tutto a beneficio di un’area di 33 Comuni di cui Agnone è il Comune capofila”.
Il gruppo ‘Agnone Identità e Futuro’, quindi, ha avanzato la volontà secondo cui il Comune di Agnone può farsi parte attiva affinché i 33 Comuni dell’area interna Alto Medio Sannio, tramite i propri consigli, approvino il documento, con la conseguente necessità di realizzare ad Agnone l’ospedale di area particolarmente disagiata. Anche tale proposta, è stata approvata all’unanimità da tutte le forze politiche.